Durante la crisi legata alla pandemia di Covid-19, oltre la metà della popolazione dichiara di aver subito una contrazione nel reddito familiare. Così emerge dall’Indagine Straordinaria sulle Famiglie italiane (ISF) condotta tra aprile e maggio 2020 dalla Banca d’Italia per raccogliere informazioni sulla situazione economica e sulle aspettative degli italiani in seguito alle misure adottate per il contenimento dell’epidemia.
Covid: impatto severo per i lavoratori indipendenti
Ebbene secondo l’indagine di via Nazionale, l’impatto è stato particolarmente severo per i lavoratori indipendenti. Circa la metà della popolazione si aspetta una riduzione del reddito familiare anche nell’arco dei prossimi 12 mesi, anche se di intensità inferiore a quella degli ultimi due mesi: solo il 7% ritiene che tra un anno il reddito della sua famiglia avrà subito un calo di oltre il 50% rispetto a quello precedente l’emergenza sanitaria.
Anche tra coloro che riportano una caduta di oltre il 50% del reddito negli ultimi 2 mesi, più della metà si aspetta che tra un anno il calo sarà ridimensionato. Infine il 15% ritiene che il reddito tornerà ai livelli precedenti l’emergenza sanitaria.
Scarseggiano le risorse a disposizione
Dall’indagine di Bankitalia inoltre emerge che più di un terzo degli individui dichiara di non avere risorse liquide sufficienti a far fronte alle spese per consumi essenziali della famiglia per un periodo di 3 mesi, un periodo compatibile con la durata del lockdown legato all’emergenza Covid-19.
Poco meno di un quinto dei lavoratori indipendenti e dei lavoratori dipendenti con contratto a termine si trova in questa condizione, mentre questa quota supera il 50 % per i disoccupati e per i lavoratori dipendenti con contratto a termine.
Calano le aspettative di spesa
Forti difficoltà nel sostenere le rate del mutuo a causa della crisi per quasi il 40% degli individui indebitati soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno. Solo un terzo di chi è in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo ha fatto ricorso o intende far ricorso alla moratoria mutui. Fra coloro che hanno un finanziamento per credito al consumo la percentuale di individui in difficoltà con il pagamento della rata è del 34 per cento.
L’emergenza sanitaria incide negativamente anche sulle aspettative di spesa: circa il 30% della popolazione dichiara di non potersi permettere di andare in vacanza la prossima estate e quasi il 60% ritiene che anche quando l’epidemia sarà terminata le proprie spese per viaggi, vacanze, ristoranti, cinema e teatri saranno comunque inferiori a quelle pre-crisi.