Covid, tamponi e test sierologici: ecco quanto costano
Con l’arrivo dei primi freddi e gli immancabili malanni di stagione, è in progressiva crescita il numero di richieste di tamponi e test sierologici. Ma quanto cosa in termini di soldi e tempo agli italiani chiedere ed eseguire il test per rivelare la presenza o meno del Coronavirus?
Tamponi e test sierologici: prezzi e modalità di accesso
A scattare una fotografia chiara della situazione attuale è Altroconsumo che ha realizzato un’inchiesta contattando 154 laboratori privati in sei Regioni (Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto), chiedendo la possibilità di fare un tampone molecolare classico perché venuti a contatto con un caso sospetto di coronavirus.
Per completare il quadro l’associazione ha anche chiesto informazioni sul test sierologico, verificando per ogni struttura quali fossero i criteri di accesso, i tempi d’attesa per avere l’appuntamento e ottenere il risultato delle analisi e i costi.
Ebbene dall’inchiesta emerge che 1 ambulatorio su 3 prende prenotazioni entro un giorno senza dover fare prima il test sierologico e i prezzi sono di 94€ in media per il tampone, 48€ per il test sierologico.
I laboratori che fanno tamponi sono meno numerosi di quelli che propongono i test sierologici, ma nel complesso, l’accesso a questo test è piuttosto semplice e veloce. Molti laboratori poi prevedono la possibilità di prendere appuntamento online, con tempi di attesa in media di soli tre giorni. Più di tre volte su dieci l’appuntamento è addirittura per il giorno stesso.
Non mancano però le eccezioni: in Campania e in Lazio, per esempio, nella prima metà di settembre non era possibile eseguire il tampone privatamente. Un laboratorio su tre dà la possibilità di accedere direttamente al tampone, senza bisogno di fare prima il sierologico.
Infine, in merito alle modalità di accesso, quasi quattro volte su dieci viene chiesta la prescrizione del medico, ma la situazione varia molto a seconda della Regione tanto che, ad esempio, n Emilia Romagna e Piemonte ci vuole quasi sempre la ricetta, in Veneto e Lombardia no.