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Covip: fondi pensione rendono più di cinque volte quelli del TFR

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ROMA (WSI) – I rendimenti dei fondi pensione hanno superato di più di cinque volte quelli del Tfr. Il dato è stato confermato da Francesco Massicci, presidente facente funzioni della Covip, nel corso di un’ audizione presso la Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale.

Leggendo parte del comunicato del Covip, si apprende che “nell’anno appena trascorso, i rendimenti medi hanno continuato a posizionarsi su valori positivi per tutte le tipologie di forma pensionistica e di comparto. I fondi negoziali e i fondi aperti hanno reso in media, rispettivamente, il 7,3 per cento e il 7,5 per cento, mentre i PIP “nuovi” di ramo III hanno guadagnato il 7,2 per cento; nello stesso periodo il TFR si è rivalutato dell’1,3 per cento”.

Continuando: “I rendimenti dei fondi negoziali e dei fondi aperti sono al netto dei costi di gestione e degli oneri fiscali. I rendimenti dei PIP sono al netto dei costi ma al lordo della fiscalità poiché la loro peculiare disciplina tributaria prevede l’imputazione degli oneri fiscali non sul patrimonio della forma pensionistica, ma direttamente sulla posizione individuale degli iscritti. Anche la rivalutazione del TFR è al netto dell’imposta sostitutiva. Se si estende l’orizzonte temporale al periodo che va dall’inizio del 2000 alla fine del 2014, caratterizzato da ripetute turbolenze dei mercati finanziari, il rendimento cumulato dei fondi negoziali si è attestato al 59,5 per cento contro il 48 del TFR”.

“Nello stesso periodo temporale i fondi aperti, caratterizzati in media dalla maggiore esposizione azionaria, hanno guadagnato il 30,7 per cento; i rendimenti ottenuti dalle linee obbligazionarie dei fondi aperti sono stati, tuttavia, più elevati, intorno al 60 per cento. In un periodo di mercati finanziari perturbati per lo sgonfiamento della bolla dei titoli del comparto tecnologico nel 2001-2002, la crisi finanziaria del 2007-2008, le tensioni sui titoli di Stato di alcuni paesi, inclusa l’Italia, nel 2010-2012, il sistema dei 11 fondi pensione ha dimostrato capacità di tenuta”.

Questo, per diversi motivi: “Hanno contribuito le regole di settore, l’avversione al rischio degli operatori, gli interventi dell’Autorità di vigilanza”.