Quasi tutti i creditori della società di criptovalute FTX, fallita, saranno rimborsati con il denaro investito nell’exchange fondato da Sam Bankman-Fried. Quasi due anni dopo il fallimento, un giudice del Delaware ha approvato il piano di riorganizzazione della società, che prevede il pagamento di oltre 14 miliardi di dollari ai clienti truffati.
“Guardando al futuro, siamo pronti a restituire il 100% delle richieste di risarcimento per bancarotta più gli interessi per i creditori non governativi attraverso quella che sarà la più grande e complessa distribuzione di beni di proprietà della bancarotta nella storia”.
Così ha dichiarato John Ray, che ha assunto il ruolo di amministratore delegato di FTX dopo la presentazione del fallimento della società alla fine del 2022. Ray, che ha anche guidato Enron attraverso la bancarotta, ha aggiunto che la proprietà sta lavorando per finalizzare gli accordi per effettuare le distribuzioni ai creditori in tutto il mondo.
FTX: presentato piano rimborso ai clienti
FTX ha ottenuto l’approvazione del tribunale per il suo piano di liquidazione, consentendole di rimborsare completamente i clienti utilizzando fino a 16,5 miliardi di dollari di asset recuperati. Il giudice fallimentare statunitense, John Dorsey, ha definito il piano un “caso modello” per la gestione delle procedure fallimentari riconoscendo il suo approccio complesso e ben strutturato. Secondo il piano, il 98% dei creditori di FTX otterrà il 119% dell’importo delle loro richieste ammesse a novembre 2022, quando la borsa ha presentato domanda di protezione fallimentare ai sensi del Capitolo 11.
Si prevede che circa il 98% dei clienti, ossia quelli con un saldo di 50.000 dollari o meno, riceverà il rimborso entro 60 giorni dall’entrata in vigore del piano. FTX stima di avere a disposizione tra 14,7 e 16,5 miliardi di dollari per ripagare i creditori.
Il piano stabilisce che FTX utilizzerà i propri asset per rimborsare prima i clienti del suo exchange, ancora prima di saldare eventuali reclami da parte di enti regolatori. Le agenzie governative statunitensi, come la Commodity Futures Trading Commission (CFTC) e l’Internal Revenue Service (IRS), hanno di fatto accettato di consentire a FTX di dare priorità al rimborso dei clienti rispetto alle multe e ai debiti fiscali.
Cosa è successo a FTX
FTX era uno dei principali exchange di criptovalute al mondo prima del suo crollo, avvenuto dopo che è emerso che il fondatore Sam Bankman-Fried aveva utilizzato i fondi dei clienti per finanziare scommesse rischiose attraverso il suo hedge fund, Alameda Research.
Il fondatore di FTX, Sam Bankman-Fried, è stato condannato lo scorso novembre a 25 anni di prigione per sette capi d’accusa, tra cui quello di aver sottratto miliardi di dollari ai clienti di FTX.
Laureato al Massachusetts Institute of Technology (Mit) e miliardario prima dei 30 anni, Bankman-Fried ha conquistato il mondo delle criptovalute trasformando Ftx, una piccola start-up di cui è stato co-fondatore nel 2019, nella seconda piattaforma di scambio più grande al mondo. Il castello è crollato nel novembre 2022 in seguito all’incapacità di far fronte alle massicce richieste di prelievo da parte di clienti presi dal panico nell’apprendere che alcuni dei fondi depositati erano stati impegnati in operazioni rischiose presso l’hedge fund personale di Bankman-Fried, Alameda Research.
E anche Caroline Ellison, che aveva gestito proprio Alameda Research e successivamente testimone principale nell’accusa del suo ex fidanzato, il fondatore Sam Bankman-Fried, è stata condannata da un tribunale federale di New York a due anni di carcere e alla confisca di 11 miliardi di dollari.