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Crac Sopaf, bancarotta e truffa, in manette i fratelli Magnoni

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ROMA (WSI) – La Guardia di Finanza di Milano ha arrestato sette persone – tra cui i fratelli Ruggero, Aldo e Giorgio Magnoni, e il figlio di quest’ultimo, Luca – nell’ambito di un’inchiesta su Sopaf, società di investimenti ammessa alla procedura di concordato preventivo e sospesa in borsa.

E’ quanto hanno riferito fonti investigative aggiungendo che tra gli arrestati ci sono Alberto Ciamperoni e Andrea Toschi – ex presidente di Arner Bank e AD di Adenium, Sgr controllata da Sopaf – spiegando che i Magnoni sono tutti ai domiciliari e che due persone sono finite in carcere.

Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, truffa, appropriazione indebita e frode fiscale.

La società non è stata al momento raggiungibile per un commento.

PREVIDENZA RAGIONIERI E GIORNALISTI

Alcuni indagati sono accusati di essersi appropriati di fondi della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri e periti commerciali e dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani. Entrambi gli istituti sono parte lesa.

Lo scorso anno la Gdf aveva effettuato una serie di perquisizioni nella sede della società nell’ambito di un’inchiesta con le ipotesi di reato di aggiotaggio – relativo a un comunicato che avrebbe alterato illecitamente il titolo – e bancarotta e che vedeva indagato, tra gli altri, l’ex numero uno Giorgio Magnoni.
(Reuters)