Credit Suisse, altri obbligazionisti contro la Finma per l’azzeramento dei bond AT1
La vicenda legata al crac del Credit Suisse preannuncia strascichi legali destinati a protrarsi nel tempo. Aumentano infatti gli obbligazionisti che stanno facendo causa contro la Finma, che aveva azzerato i bond AT1 nell’ambito della fusione con UBS. Vediamo tutto nell’analisi.
I bond “contesi”
In particolare un nuovo gruppo di obbligazionisti del Credit Suisse, rappresentato dallo studio legale Pallas, ha fatto causa contro la decisione di azzerare bond subordinati AT1 per un controvalore complessivo di 15 miliardi di franchi (17 miliardi di dollari), decisa dalla Finma, la Consob svizzera, nell’ambito del salvataggio del colosso bancario elvetico. Un nuovo gruppo di obbligazionisti del Credit Suisse ha fatto causa contro la decisione di azzerare bond subordinati At1 per un controvalore complessivo di 15 miliardi di franchi (17 miliardi di dollari), decisa dalla Finma, la Consob svizzera, nell’ambito del salvataggio del colosso bancario elvetico.
Le motivazioni
Secondo lo studio legale Pallas la Finma non aveva il potere di cancellare i bond e dunque la sua ordinanza dovrebbe essere annullata e il valore dei titoli ripristinato. “Stiamo lavorando con un significativo numero di investitori di At1 per avviare una strategia di contenzioso legale in più giurisdizioni allo scopo di assicurare compensazioni e risarcimenti ai nostri clienti”, ha dichiarato la partner dello studio, Natasha Harrison, secondo cui “la pretesa svalutazione degli At1 è stata illegale e i nostri clienti devono essere interamente risarciti”.
Insomma, si tratta di una vicenda di grossa portata, che potrebbe avere impatti importanti anche in ottica futura. Perché di sicuro la storia relativa al Credit Suisse ha generato un senso di sfiducia da parte degli investitori rispetto al mondo obbligazionario.