L’ondata di vendite che si è abbattuta sull’Asia da inizio anno non toglie appeal ai mercati della regione. Anzi. Secondo gli analisti di Credit Suisse, le prese di beneficio, causate dalle tensioni commerciali globali e dal rallentamento della Cina, ha creato una serie di buone opportunità di investimento che andrebbero sfruttate, nonostante le ombre per il 2019.
“I mercati asiatici hanno segnato in media un calo del 15 per cento quest’anno a causa della disputa commerciale degli Stati Uniti e della Cina“, ha spiegato Suresh Tantia, strategist di Credit Suisse, in un’intervista alla CNBC, aggiungendo che le economie asiatiche sperimenteranno “sicuramente” un rallentamento l’anno prossimo.
Ciononostante, l’esperto vede buone occasioni di shopping. Questo per via della “grande divergenza che si è creata tra i fondamentali e i prezzi“, ha detto, aggiungendo che: “le quotazioni sono scese ben oltre i fondamentali”. Tutto questo mentre “gli utili sono visti in crescita del 10% nel 2019”, ha detto Tantia, specificando che per chi volesse avventurarsi sui mercati asiatici è necessario fare una selezione.
Volendosi affidare a quella di Credit Suisse, Tantia suggerisce di puntare su Cina, Singapore, l’Indonesia in vista di tregua sul fronte commerciale.
“Singapore è un mercato che ha sofferto molto a causa della guerra commerciale americana”, ha detto Tantia, spiegando che le azioni del paese sono state “le peggiori del mercato dell’ASEAN quest’anno, nonostante la stabilità della sua economia, della sua valuta e i dividendi molto alti”.
Per quanto riguarda l’Indonesia, Tantia ha spiegato che le misure politiche della banca centrale per stabilizzare la rupia hanno iniziato a dare i loro frutti, dopo aver toccato i minimi da 20 anni a inizio settembre.
“Penso che il mercato indonesiano possa continuare a sovraperformare alla luce delle valutazioni e alla crescita degli utili, attesa al 10% nei prossimi 12 mesi”, ha detto.