Alla vigilia delle elezioni, la premier britannica Theresa May gioca le ultime carte sullla lotta contro il terrorismo. Secondo quanto riporta la Bbc, il primo ministro uk ha affermato di essere pronta a modificare le leggi sui diritti umani se queste dovessero “ostacolare” la caccia ai presunti terroristi.
Nel dettaglio, May ha detto che intende rendere più semplice l’espulsione di presunti terroristi stranieri e di voler “limitare la libertà di espressione e di movimento” di coloro che rappresentano una minaccia. Parlando ieri sera a Slough in un incontro con sostenitori dei Tories – ha spiegato la Bbc – la premier non ha precisato le sue proposte, ma ha detto:
“Voglio condanne a pene detentive più lunghe per i responsabili di atti terroristici. Voglio rendere più facile per le autorità l’espulsione di presunti terroristi verso i loro paesi di provenienza. E voglio fare di più per limitare la libertà di movimento delle persone sospettate di terrorismo quando abbiamo indicazioni sufficienti per dire che costituiscono una minaccia, anche se non abbiamo abbastanza prove per portarli davanti a un tribunale”.
Infine ha aggiunto:
“E se le nostre leggi a tutela dei diritti umani saranno d’intralcio, cambieremo le leggi così da poterlo fare”.
Intanto domani urne saranno aperte dalle 8 per le elezioni legislative anticipate, terzo grande appuntamento elettorale in Europa nel 2017 dopo il terremoto causato il 23 giugno 2016 dal referendum sulla Brexit.
In Gran Bretagna la sfida è tra i conservatori del premier Theresa May e i laburisti di Jeremy Corbyn. La posizione del nuovo governo sulla Brexit sarà decisiva per l’esito dei negoziati con Bruxelles per l’uscita del Regno Unito dall’Ue.
I primi exit poll sono previsti per le 22 ore locali (le 23 in Italia). Per i primi risultati nelle prime contee bisognerà aspettare le 2-3 del mattino, mentre intorno alle 7-8 del mattino saranno diffusi i primi risultati definitivi.
Un sondaggio condotto da YouGov dal voto dà i conservatori al 42% e i laburisti al 38%. Secondo le stime dell’istituto, i Tories della May avrebbero 305 seggi a Westminster, il Labour di Jeremy Corbin si fermerebbe a 268 seggi. Ma la vera sorpresa potrebbe arrivare da una possibile alleanza tra i laburisti e gli scozzesi dello Scottish National Party di Nicola Sturgeon. Secondo il sondaggio di YouGov, lo Snp al momento ha il 4% dei consensi, tutti concentrati ovviamente in Scozia, il che grazie al sistema elettorale britannico gli consentirebbe di portare ai Comuni 42 deputati, che sommati ai 268 del Labour aprirebbe lo spazio per una possibile maggioranza.