Mercati 2 anni fa

Criptovalute, Binance indagata per truffa. Cosa sta succedendo

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

I pubblici ministeri del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta pensando di presentare una denuncia per truffa nei confronti di Binance e dei suoi dirigenti, tra cui il ceo e fondatore Changpeng Zhao. Secondo un documento rilasciato dall’agenzia Reuters che cita quattro fonti a conoscenza della questione, i procuratori sono indecisi se passare aggressivamente all’azione o prendere tempo per esaminare ulteriori prove.

Le spese possibili si riferiscono a un’indagine avviata nel 2018 e incentrata sulla conformità di Binance alle norme antiriciclaggio e alle sanzioni. Secondo quanto riferito, sono coinvolti i procuratori di tre sedi del Dipartimento di Giustizia: la Sezione per il riciclaggio di denaro e il recupero di beni (MLARS), l’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto occidentale di Washington a Seattle e il National Cryptocurrency Enforcement Team.

Secondo quanto riportato da Reuters, gli avvocati di Binance hanno incontrato i funzionari del DoJ (dipartimento di giustizia) per discutere di possibili accordi di patteggiamento, sostenendo che un’accusa di truffa avrebbe avuto esiti terribili su un mercato delle criptovalute, già provato dalle scosse di assestamento dei crolli di Terra e FTX. In una dichiarazione condivisa su Twitter, Binance ha affermato che “Reuters ha sbagliato ancora una volta” e nega quanto riportato dall’agenzia.

Binance dovrà affrontare delle indagini

Nel 2021, un documento pubblicato da Bloomberg affermava che Binance era sotto indagine da parte del DoJ e dell’IRS, con funzionari che normalmente si occupano di riciclaggio di denaro e reati fiscali; non è certo se il documento di Reuters si riferisca o meno alla stessa indagine. All’epoca, Binance aveva rilasciato una dichiarazione su Twitter in cui affermava:

“Ci prendiamo le nostre responsabilità  in modo molto critico e interagiamo con le autorità di regolamentazione e le forze dell’ordine in modo collaborativo. Abbiamo lavorato duramente per costruire un solido software di conformità che comprenda strumenti antiriciclaggio utilizzati dagli istituti monetari per individuare e affrontare le attività sospette”.