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Criptovalute, ecco i 6 maggiori fallimenti del 2022

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Dopo i rialzi realizzati nel biennio 2020-21, il 2022 è stato un anno molto difficile per il mercato delle criptovalute.

Il prezzo del bitcoin è sceso di oltre il 65% passando dai $65.000 di novembre 2021 ai $15.000$ di fine 2022. Il Bitcoin inoltre è sceso sotto la soglia dei 20.000 dollari, per la prima volta gennaio, con i timori per il rialzo dei tassi e l’evoluzione della normativa Usa sulle criptovalute.

Il 2022 sarà ricordato per il crollo totale della criptovaluta Luna e per il caso FTX, l’exchange di criptovalute che è passato da esser sponsor dei Miami Heat della NBA a dichiarare bancarotta. Ma questo non è stato l’unico caso.

Ecco i 6 maggiori fallimenti delle società di criptovalute nel 2022.

FTX: buco di $9 miliardi, novembre 2022

Prima del crack, FTX era uno dei primi cinque exchange di criptovalute al mondo per volume di scambi, ma nel novembre 2022 è diventato insolvente, non riuscendo a soddisfare i prelievi dei clienti, che hanno richiesto dalla piattaforma circa $6 miliardi in meno di 72 ore.

I guai di FTX sono iniziati dopo la notizia secondo cui Alameda Research, una società di trading di criptovalute fondata da Bankman-Fried, lo stesso fondatore di FTX, aveva passività per oltre $ 8 miliardi.

Si è scoperto poi che dietro le quinte FTX utilizzava miliardi di dollari provenienti dai suoi clienti per finanziare operazioni rischiose di Alameda Research. Ma non solo: il capitale di quest’ultima era in gran parte composto da FTT, il token poco liquido di FTX. Ecco che quando queste operazioni controverse sono venute allo scoperto, è iniziato il tracollo.

FTX è stata quasi salvata dopo che Binance ha firmato un accordo per acquisirla a novembre, ma la stessa si è ritirata dopo le adeguate verifiche di due diligence. Sulla base della dichiarazione di fallimento, FTX deve denaro per oltre $9 miliardi a oltre 1 milione di creditori, il maggior fallimento del 2022.

Il nuovo ceo incaricato di sovrintendere al fallimento di FTX è John Ray, che ha affermato di non aver mai assistito nel corso della sua carriera a “un simile fallimento completo dei controlli aziendali”. Ricordiamo che Ray è stato incaricato di ripulire i debiti di Enron, il celebre scandalo finanziario dei primi anni 2000.

BlockFi: buco di $1,3 miliardi, novembre 2022

BlockFi, la piattaforma di prestiti di criptovalute, è stata la prima società a seguire FTX, presentando istanza di fallimento ai sensi del Chapter 11 circa due settimane dopo il crollo di FTX.

BlockFi aveva infatti una grande esposizione a FTX e aveva fatto affidamento per rimanere a galla, dopo le turbolenze del mercato, su una linea di credito FTX da $ 400 milioni.

Dopo il caso FTX, BlockFi ha dichiarato debito per $ 1,3 miliardi verso i suoi 50 maggiori creditori, presentando successivamente istanza di fallimento.

Three Arrows Capital (3AC): buco di $3,5 miliardi, luglio 2022

Three Arrows Capital (3AC) è stato uno dei maggiori hedge fund di criptovalute al mondo, con una gestione di asset per quasi 10 miliardi di dollari, prima di dichiarare bancarotta dopo una crisi di liquidità innescata dal mercato fortemente ribassista.

In particolare, il crollo di maggio delle criptovalute Luna e TerraUSD, progetti di stablecoin più popolari, hanno sconvolto il mercato delle criptovalute, spazzando via $42 miliardi di valore per investitori di tutto il mondo.

3AC aveva investito un’ingente quantità di denaro nel progetto, che alla fine è sfumato portandolo a zero. Il debito totale di 3AC è di 3,5 miliardi di dollari.

Core Scientific: buco di 1,3$ miliardi, dicembre 2022

Core Scientific, una delle più grandi società di mining di Bitcoin, nel dicembre 2022, ha presentato istanza di fallimento dopo il crollo del prezzo di bitcoin che ha reso poco redditizio il mining per la società.

Core Scientific ha dichiarato passività per $ 1,3 miliardi e dopo aver iniziato le procedure di fallimento ha iniziato la negoziazione con i creditori.

Voyager Digital: buco di 1,3$ miliardi, luglio 2022

Voyager Digital era un broker di criptovalute statunitense che ha dichiarato bancarotta dopo il default di 660 milioni di dollari da parte dell’hadge fund 3AC.

La piattaforma ha sospeso i prelievi a luglio 2022 assicurando al pubblico che avrebbe continuato a operare ma le sue speranze sono andate presto in frantumi.

Il broker ha creato un buco di oltre $ 1,3 miliardi a 100.000 creditori.

Celsius Network: buco di 1,2$ miliardi, giugno 2022

Celsius Network era una piattaforma di prestito e staking di criptovalute che è fallita dopo una crisi di liquidità causata dal crollo del mercato delle criptovalute.

Il caso Luna-UST ha solo peggiorato le cose per Celsius, spingendola verso il fallimento. Celsius deteneva partecipazioni con leva finanziaria in diversi protocolli DeFi liquidati a causa del mercato ribassista. Secondo i documenti fallimentari, Celsius ha un deficit di bilancio di $1,2 miliardi.