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Criptovalute: via al trading degli ETF su Ethereum

Debutto, ieri 23 luglio, sul mercato statunitense dei ETF fisici sul prezzo spot di Ethereum: si tratta di un’altra pietra miliare verso l’adozione delle criptovalute da parte delle istituzioni finanziarie su scala globale, dopo il via libera, lo scorso gennaio da parte della SEC dell’ETF Spot su Bitcoin. I nuovi Etf provengono da emittenti di fondi tradizionali come BlackRock e Fidelity e società specifiche per le criptovalute come Grayscale.

Le tappe

Con l’avvio delle negoziazioni di ieri, si chiude così un lungo iter, che ha le sue radici negli Etf Spot su Bitcoin, anello di congiunzione tra investitori istituzionali e criptovalute. Gli ETF Spot su Bitcoin avevano già attirato l’attenzione del mondo finanziario tradizionale, sia per l’ingresso su questo mercato dei principali player della finanza mondiale (come BlackRock, Fidelity Investments e Franklin Templeton), che per il grande afflusso di denaro da parte degli investitori, con l’acquisto in soli tre mesi di oltre 200.000 Bitcoin e una importante crescita di valore del mercato delle criptovalute.

Poi era stata la volta di Hong Kong, dove in aprile la Securities and Futures Commission (SFC) aveva approvato il lancio di ETF spot sia su Bitcoin che su Ethereum.

“Siamo entrati a pieno titolo nell’era degli Etf crypto” ha dichiarato Matt Hougan, a capo dell’ufficio investimenti di Bitwise. “Gli investitori possono ora accedere a oltre il 70% del mercato delle criptovalute con questi nuovi e accessibili prodotti”.

Il bitcoin è spesso presentato come un tipo di oro digitale, mentre ether -la criptovaluta della blockchain ethereum, seconda per capitalizzazione alle spalle di bitcoin – è visto più come una scommessa sulla crescita della blockchain e delle criptovalute in generale.

“L’attrattiva di ethereum risiede nella sua natura decentralizzata e nel suo potenziale di guidare la trasformazione digitale nella finanza e in altri settori”, ha affermato in un comunicato stampa Jay Jacobs, responsabile statunitense degli Etf attivi presso BlackRock.

Per l’Europa percorso a ostacoli

Nonostante notizie come queste testimonino l’evoluzione e la crescente accettazione dei criptoasset, secondo alcuni osservatori, è improbabile che vedremo simili sviluppi in Europa nel breve termine. La pensa così Alpay Soytürk, Chief Regulatory Officer di Spectrum Markets, che spiega a questo proposito:

“La ragione risiede nella Direttiva UCITS, che stabilisce regole rigide di diversificazione per l’inclusione di indici utilizzati come sottostanti, progettate per prevenire un eccessivo rischio di concentrazione su singoli titoli.
Tutto ciò, inoltre, porta a riconsiderare le modalità in cui dovrebbe essere valutata la protezione fornita dall’autorizzazione da parte di un’autorità di regolamentazione. Non intendiamo criticare interamente il progetto Bitcoin o Ethereum; piuttosto, ci chiediamo se l’autorizzazione di fondi aventi come sottostante un solo asset sia una misura ragionevole”.

Le quotazioni

Sul fronte delle quotazioni, continuano anche in mattinata le prese di beneficio su Ether e Bitcoin, dopo il rally delle scorse sedute alimentato dall’ipotesi di una vittoria netta di Donald Trump alle elezioni Usa, ora ridimensionata dagli ultimi sondaggi sulla quasi certa candidata dem di Kamala Harris, dopo il ritiro di Biden. Intorno alle 11, l’ether perde il 2% e vale circa 3.400 dollari, bitcoin cede il 3,42% a 65.916 dollari. Più contenuto il rosso del Bitcoin (-0,80% a 66.416 dollari).