NEW YORK (WSI) – Uno degli alleati principali della coalizione di governo di Angela Merkel in Germania ha invitato alla calma sulla crisi cinese. Al contempo Micheal Fuchs ha sottolineato come la Germania non sarà immune al contagio.
In un intervento ai microfoni dell’emittente Bloomberg TV Fuchs ha osservato che il panico per il crollo dell’azionario non è giustificato e che il pessimismo è eccessivo. Dopo tutto l’anno scorso gli indici cinesi avevano guadagnato il 50% circa.
“Sono convinto che la Cina si riprenderà. L’economia avanza tuttora al ritmo del 7% e il 7% di crescita è un buon numero. Non sono così convinto che la Cina sprofonderà in una crisi profonda”.
Allo stesso tempo le conseguenze negative di un rallentamento dell’economia del Dragone per alcuni settori come quello automobilistico e chimico sono assicurate.
Anche secondo Nikos Paltalidis, professore di Finanza alla Business School dell’Università di Durham, le paure per la tenuta del mercato azionario cinese sono eccessive. Paltalidis ha detto che i segnali sono chiari: la bolla speculativa della Borsa cinese ora si sta sgonfiando.
Detto questo non significa che le gravi perdite della Borsa in Cina viste a inizio 2016 non avranno conseguenze gravi. “L’improvvisa ondata di preoccupazioni circa una eventuale catastrofe cinese è eccessiva. Lo scoppio della bolla azionaria, tuttavia, alimenta i timori circa l’impatto negativo che subirà il mercato immobiliare“.
Per impedire un collasso dei prezzi di Borsa le autorità a Pechino dovrano rispondere con una svalutazione ulteriore dello yuan e se le cose dovessero mettersi veramente male, anche con un qualche intervento di quantitative easing.