Termosifoni giù di 1 grado e accesi un’ora in meno al giorno, sia nelle case che negli edifici pubblici. Queste le indicazioni a grandi linee del piano di risparmio del gas che il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha presentato durante il consiglio dei ministri di questa mattina. Stando alle anticipazioni dell’agenzia Adnkronos, il piano dovrebbe entrare in vigore da ottobre e modificare le abitudini di tutti sull’utilizzo del riscaldamento. Vediamo nel dettaglio cosa cambierà.
Quando potremo accendere il riscaldamento
Il piano prevede in primo luogo l’abbassamento da 20 a 19 gradi della temperatura dei termosifoni sia per gli edifici privati con riscaldamento centralizzato che quelli pubblici. Inoltre, il riscaldamento rimarrà acceso un’ora in meno, la sera, rispetto al passato.
Nessun accenno a eventuali ricorsi allo smart working nel servizio pubblico, né tantomeno a interventi sull’illuminazione delle vetrine dei negozi. “Bocciata totalmente” l’ipotesi della Dad nella scuola, di chiudere il sabato o di accorpare gli orari per ridurre i consumi energetici.
Intanto continuano a crescere gli stoccaggi di gas in Italia. Lo certifica la piattaforma Gie-Agsi, che indica un nuovo +0,23% di immagazzinamento nelle ultime 24 ore. Una crescita che porta il dato totale relativo a due giorni fa, l’ultimo disponibile, all’81,93%. L’obiettivo fissato da Cingolani è del 90% entro l’inverno.
Cosa sta facendo l’Unione europea su gas ed energia
Durante una conferenza stampa al Forum strategico di Bled in Slovenia, il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato un progetto per mettere un freno all’enorme impennata del costo dell’energia in Europa. “I prezzi dell’elettricità alle stelle stanno ora mettendo in evidenza, per diversi motivi, i limiti del nostro attuale disegno del mercato elettrico” che “è stato sviluppato in circostanze completamente diverse e per scopi completamente diversi. […] Ecco perché ora stiamo lavorando a un intervento di emergenza e a una riforma strutturale del mercato dell’energia elettrica” ha aggiunto.
Il tema della continua impennata dei prezzi del gas e sarà oggetto di discussione nella riunione di emergenza dei ministri dell’Energia dell’Ue, che si terrà a Praga il 9 settembre.