“Se la Grecia vuole un ulteriore alleggerimento dei debiti, allora la sorveglianza [della Troika] sarà aumentata e diventerà un po’ più stretta e ampia rispetto a quella che esercitiamo in altri Paesi”: così il direttore dello European Stability Mechanism, Klaus Regling, interrogato da Cnbc sul percorso che attende la Grecia nei prossimi quattro mesi.
Al termine di questo periodo, infatti, il terzo programma di bailout giungerà a scadenza e la volontà espressa da Atene è quella di “uscirne puliti”; vale a dire, senza la necessità di nuovi finanziamenti straordinari da parte delle istituzioni internazionali e ripristinando l’ordinario processo di emissione di titoli pubblici sul mercato. Potendo così riguadagnare totale sovranità.
Il governo greco, insomma, desidera tornare pienamente nei suoi poteri nell’indirizzare la politica economica del Paese. Tuttavia, alcune istituzioni in patria e non, suggeriscono di accettare un nuovo flusso di aiuti, per quanto questo non arriverebbe senza contropartite sul fronte della “sorveglianza” sui conti pubblici.
“I mercati stanno guardando la Grecia con molta attenzione”, dichiara Regling, “penso che il Paese possa ottenere una clean exit ad Agosto e tornare sui mercati”. Ma le visite del Fondo Salva-stati (Esm), volte a osservare l’evolversi della situazione economica del Paese, potrebbero essere più frequenti dell’ordinario, anche dopo il termine del programma di aiuti: tre o quattro appuntamenti all’anno, anziché i canonici due incontri.
Richiedere ulteriore denaro, secondo Regling, non è strettamente necessario per la Grecia, a patto che il percorso di riforme e di abbattimento del debito pubblico ‘monstre’ prosegua la sua strada, ha dichiarato il direttore dell’Esm.