Economia

Crisi in Israele: per Noci, l’UE è a un bivio decisivo per il suo futuro

Dopo lo scoppio della guerra in Israele, il quadro geopolitico si è fatto ancor più intricato e in prospettiva potrebbe essere messo in discussione anche il futuro stesso dell’Unione Europea. A spiegarlo è stato Giuliano Noci, Prorettore del Politecnico di Milano per la Cina, intervenuto ieri nella puntata di WSI Smart Talk condotta dal nostro direttore Leopoldo Gasbarro. Vediamo cosa ha detto nei suoi interventi.

Il bivio in vista per Bruxelles

“Qui è in discussione l’esistenza stessa dell’UE – ha spiegato Noci – Purtroppo Bruxelles non tocca palla da molto tempo e paradossalmente in questo momento il livello di tensioni esterne e interne a cui è sottoposta potrebbe minarne l’esistenza stessa nel prossimo futuro. I sovranisti sono favoriti sia per le elezioni europee sia per le presidenziali americane del 2024, sono due condizioni che possono anche creare i presupposti per una scissione. Il momento storico invece richiede proprio un’Europa unita sul piano politico e che sia anche dotata di un proprio esercito. Altrimenti non avrà più il senso di esistere”.

Il futuro dell’UE

Poi, l’esperto ha guardato al futuro di Bruxelles: “Saranno anni decisivi per l’UE, bisogna arrivare ad un atteggiamento cooperativo, e questo lo si ottiene solo creando un soggetto politico nuovo. Una figura che potrebbe ricoprire il ruolo di leader in questo senso è quella di Mario Draghi, ma forse è prematuro fare dei nomi adesso, bisogna prima passare attraverso processi di frantumazione e ricomposizione dell’Unione Europea”.

Le minacce da Russia e Cina

Il rischio, secondo Giuliano Noci, è che dall’esterno proveranno a distruggere l’UE: “Russia e Cina certamente l’hanno proveranno con grande decisione a frantumarci. Putin sta comprando tempo attendendo le elezioni che dicevo prima e speculando sul sempre minore sostegno da parte delle opinioni pubbliche dei Paesi occidentali. Dall’altro lato c’è il tema dei costi dell’energia, il cartello e l’accordo trovato tra Arabia Saudita e federazione russa rende più difficoltoso il nostro operato. Non è da escludere che l’onda migratoria che noi stiamo vivendo sia un riflesso di alcune azioni russe in Africa, quindi ci sono molteplici fronti su cui Russia e Cina potranno insistere. Certo è che la capacità di questi Paesi di cercare di applicare il paradigma del divide et impera dipenderà in senso stretto dall’andamento delle elezioni europee”.

Insomma, gli spunti offerti da Noci sono stati tali e tanti, che il consiglio è per tutti di rivedere l’intera puntata per cogliere tutte le sfaccettature dagli interventi suoi e degli altri ospiti che hanno partecipato a questa puntata della trasmissione targata WSI.