A cura di Matteo Oddi
Negli ultimi giorni diversi osservatori si sono interrogati sulla possibile esistenza di una correlazione tra il rimbalzo del comparto delle criptovalute dopo un maggio per lo più in sofferenza, e l’attuale crisi politica in Italia, il cui caos ha portato i rendimenti dei titoli di Stato a breve scadenza a toccare i livelli più alti da 26 anni a questa parte.
Il bitcoin in particolare si è riportato poco sopra quota 7.500 dollari in questo periodo.
“In un certo senso, penso che sia positivo vedere il bitcoin in ripresa insieme all’oro, dato che gli sviluppi negativi in Italia e nel mondo stanno spingendo gli investitori lontano dai rischi”, ha detto Thomas Lee, analista di Fundstrat Global Advisors.
Invece per Brian Stutland di Equity Armor Investments, il bitcoin ritiene addirittura che il prezzo della criptovaluta si muova con un mese di anticipo rispetto al VIX, l’indice che traccia la volatilità (e quindi la paura) dei mercati.
“Bitcoin è un modo per gli investitori di spostare i loro soldi dai bilanci delle banche ai loro portafogli. In pratica stanno conservando il loro denaro sotto il cuscino sotto forma di moneta virtuale”, ha detto.
L’ipotesi di un’eventuale uscita italiana dall’eurozona è stata inoltre al centro di una lunga discussione anche nella community di appassionati di criptovalute: secondo alcuni in questo modo verrebbero a crearsi le condizioni per l’adozione di massa di una moneta non emessa dallo Stato in Italia, come appunto il bitcoin.
Più cauto su questo punto Paolo D’Ambra, account manager di Exante. “Nella situazione politica che sta vivendo l’Italia in questi giorni, in molti si chiedono se la remota ipotesi di una nuova Lira in iperinflazione potrebbe avvicinare gli italiani al BTC.
“Di certo il bitcoin risulta un’opzione interessante in paesi dove le monete fiat perdono pesantemente il loro potere d’acquisto, come nel caso Zimbabwe o Venezuela; ma si tratta di uno scenario ancora piuttosto lontano per l’Italia, nonostante l’incertezza diffusa sia sul piano politico che su quello dei mercati”, dice D’Ambra.