Società

Crisi: ritorno nelle strade del Movimento dei Forconi

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PALERMO (WSI) – Reduce da un mezzo flop elettorale, il Movimento dei Forconi ci riprova scendendo in strada. Sono attese per oggi nuove manifestazioni di volantinaggio e protesta, questa volta senza i tir, dell’ala siciliana del gruppo. Bisognera’ fare attenzione, perche’ l’ultima volta che si sono svolti sit in e blocchi stradali di questo tipo, la Sicilia e altre regioni del Sud sono rimaste paralizzata per diversi giorni.

“L’obiettivo dichiarato e’ raccogliere nuovi consensi”, come ha spiegato il protavoce. Come gia’ accaduto l’anno scorso, se le proteste alimentate dal disagio provocato dalla grave crisi economico-sociale del Meridione dovessero prendere piede, potrebbero finire per paralizzare il sud d’Italia.

I sit in – ha spiegato lo stesso Movimento – si terranno in varie zone della regione e vogliono essere “un modo per diffondere le motivazioni alla base della protesta e raccogliere nuovi consensi, e contestualmente rassicurare il mondo produttivo” della volonta’ di non voler arrecare alcun danno all’economia.

A manifestare sono il Movimento dei Forconi e gli aderenti al movimento forza d’urto che riunisce anche esponenti di altre categorie produttive in Sicilia. Le proteste di oggi richiamano alla memoria il blocco dei Tir che nel gennaio del 2012 ha messo per cinque giorni l’economia dell’Isola in ginocchio, con gli snodi industriali e stradali bloccati dai manifestanti.

A formare il movimento sono gruppi spontanei di autotrasportatori, agricoltori, pescatori, edili ma anche giovani disoccupati.

Il leader del movimento, Mariano Ferro, si dice “combattuto tra la disperazione del settore e le esigenze dei siciliani”, ai quali, osserva, “non vogliamo assolutamente fare male, anzi…”.

“Nessuno, mi dicono i miei – aggiunge – si accorge di un volantinaggio, sarebbe uno sfogo per poi tornare a casa con i problemi non risolti. E quando non hai i soldi per mangiare se non ci sono risposte c’é soltanto la disperazione, che ti spinge a combattere, a lottare”.