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Crisi ucraina: colossi bancari Usa tagliano esposizione verso Russia

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LONDRA (WSI) – La crisi ucraina porta le banche americane a tagliare l’esposizione verso la Russia.

A seguito dell’imposizione di sanzioni su individui e istituzioni russe da parte degli Stati Uniti, Citigroup ha reso noto in particolare di aver ridotto l’esposizione verso i mercati russi del 9% a $9,4 miliardi, nei primi tre mesi del 2014.

Nel caso di JP Morgan, la riduzione è stata -13% a $4,7 miliardi, mentre Bank of America Merrill Lynch ha tagliato la sua esposizione verso il paese del 22%, a $5,2 miliardi.

Lo smobilizzo di fondi investiti in Russia rischia di crescere: gli Stati Uniti e la Germania hanno avvertito lo scorso venerdì che sono pronti a imporre nuove sanzioni, colpendo precisi settori dell’economia, se Mosca impedirà lo svolgimento delle elezioni presidenziali in Ucraina, in calendario questo mese.

Citi ha precisato che la crisi ucraina non ha avuto effetti materiali sui suoi risultati, ma ha precisato che “futuri sviluppi, inclusa l’imposizione di ogni sanzione aggiuntiva contro entità, attività di business, individui russi, potrebbe avere un impatto negativo sul business”.

BofA ha detto chiaramente che “la situazione rimane fluida, con il potenziale di una ulteriore escalation di tensioni geopolitiche, di sanzioni più pesanti contro gli interessi russi e di possibili ritorsioni dalla Russia”.