L’invasione russa in Ucraina rafforza la presenza delle forze militari americane in Europa, Italia compresa, e le riporta a un livello che non si vedeva da oltre vent’anni. Attualmente nel Vecchio Continente ci sono 100 mila militari statunitensi, che saranno ulteriormente incrementati. Lo ha spiegato ieri al summit della Nato di Madrid il presidente Usa Joe Biden. Che ha aggiunto:
“Putin puntava al modello Finlandia per l’Europa e invece ottiene il modello Nato”.
Il presidente americano allude all’allargamento del blocco con l’ingresso di Helsinki e Stoccolma, che oggi sono diventati ufficialmente Paesi “invitati” a far parte del club. Un risultato obiettivamente storico che Mosca ha bollato come “destabilizzante”.
La Russia, d’alta parte, tramite il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov ha subito fatto sapere che il suo Paese non è per nulla “intimidito” dalla mossa di Usa e Nato e che “risponderà” in virtù delle sue “capacità e risorse”, che non mancano. Dichiarazioni in linea con quelle del presidente russo Vladimir Putin, che dopo l’ok all’ingresso di Finlandia e Svezia nell’Alleanza Atlantica ha affermato: “Svezia e Finlandia vogliono unirsi alla Nato? Che lo facciano”, ha ribadito Putin alla tv di Stato russa, sottolineando però come “devono capire che prima non c’era alcuna minaccia, mentre ora se i contingenti militari e le infrastrutture saranno dispiegati lì, dovremo rispondere in modo simile e creare eguali minacce per i territori da cui vengono minacce nei nostri confronti“.
In arrivo 70 militari Usa in Italia
Con l’ultimo giro di potenziamento, che si aggiunge ai 20 mila uomini portati in Europa dopo l’attacco russo in Ucraina, per un totale di 100 mila, l’America aumenta unità e mezzi: si va dagli incrociatori in Spagna agli F-35 nel Regno Unito. Ciò significa per l’Italia un battaglione per la difesa aerea a corto raggio composto da 70 militari, come ha chiarito il Pentagono. “Ad oggi non c’è il rischio di un’escalation con la Russia, però bisogna essere pronti”, ha commentato il premier Draghi, definendo “un assestamento già programmato” i nuovi militari Usa in Italia. Mentre Stoltenberg ha assicurato che entro il 2023 la nuova postura diventerà attiva.
Negli ultimi anni la presenza militare degli americani in Italia si è molto allargata. Nel 2013, le basi con presenza Usa in Italia erano 59. Adesso sono salite a circa 120, ma ce ne sarebbero un’altra ventina, tenute segrete per motivi di sicurezza.
Nel malaugurato caso di un attacco a un Paese dell’alleanza, gli alleati devono reagire mobilitando soldati e mezzi promessi; l’equipaggiamento sarà poi pre-posizionato e le brigate saranno già addestrate, grazie alle rotazioni, ad entrare in azione in aree e Paesi ben precisi.
Le 300 mila forze Nato a disposizione del comando supremo annunciate dal segretario generale Jens Stoltenberg andranno a riempire i nuovi moduli – terra, mare, aria, cyber e spazio – e saranno rifornite dagli alleati secondo i vari impegni politici assunti dai leader; una lista precisa ancora non c’è. Per l’Italia si parla di 8.000 uomini acquartierati in patria e 2.000 dislocati in Ungheria e Bulgaria, dove Roma ha assunto un comando.