ROMA (WSI) – Boom di acquisti sulle valute dei paesi emergenti. A scatenare il “panic buying” è stato un articolo del Wall Street Journal, di Jon Hilsenrath, che ha confermato le speculazioni dei mercati, affermando che “le probabilità di un rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed stanno diminuendo, causa l’arrivo di nuovi segnali di un’attività economica anemica (….) Dati deboli sulle spese per consumi, sull’inflazione e il mercato del lavoro hanno praticamente eliminato le probabilità di una mossa in questo mese. Di fatto, due governatori della Fed hanno manifestato dubbi questa settimana sull’opportunità di alzare i tassi quest’anno, e la recente carrellata di dati non ha rassicurato i funzionari (della Fed) sull’outlook economico”.[ARTICLEIMAGE]Immediata la reazione sui mercati valutari e azionari, con il ringgit malese e la rupia indonesiana che, durante le contrattazioni dei mercati asiatici, hanno guadagnato oltre +2% nei confronti del dollaro, e il won sudcoreano che ha messo a segno il balzo contro il biglietto verde più forte dal novembre del 2011.
I mercati prestano sempre attenzione in modo particolare agli articoli scritti da Jon Hilsenrath , capo economista del Wall Street Journal e responsabile delle notizie attinenti alla Fed.[ARTICLEIMAGE] Occhio al grafico che mostra come di fatto le scommesse dei mercati sull’adozione di una manovra di politica monetaria da parte della Fed sono scivolate nel corso dell’anno. (Lna)