Si intitola “Misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente” il decreto legge 5 febbraio 2020, n.3 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e che entra in vigore oggi sul famoso taglio al cuneo fiscale.
Una misura fortemente voluta dal Movimento Cinque Stelle e all’indomani dell’approvazione definitiva in Parlamento del provvedimento, il viceministro dell’economia in quota Cinque Stelle, Laura Castelli aveva affermato:
Ho sempre detto che il taglio del cuneo fiscale deve essere l’inizio di una riforma dell’Irpef. Abbiamo fatto un pezzettino che varrà da luglio a dicembre, poi a gennaio arriverà la riforma dell’Irpef che sarà presentata con una legge delega. Oggi ci troviamo una giungla di detrazioni, bonus, deduzioni che vanno riordinate.
Ma vediamo come funziona il taglio del cuneo fiscale e chi ne beneficerà.
Taglio cuneo fiscale: tutti gli aumenti in busta paga
Il taglio del cuneo fiscale è stata disciplinato sul bonus Renzi, il bonus Irpef da 80 euro introdotto dal governo dell’ex sindaco di Firenze per chi ha un reddito annuo lordo non superiore a 26mila euro.
Il taglio al cuneo fiscale 2020 prevede che dal 1° luglio di quest’anno il suddetto bonus Renzi da 80 euro aumenterà a 100 euro netti mensili per chi ha un reddito annuo fino a 26.600 euro lordi. Chi percepisce un reddito compreso tra 26.600 euro a 28mila euro e che finora era escluso dalla fruizione del bonus Irpef, beneficerà di un incremento di 100 euro al mese in busta paga.
Superata la soglia dei 28mila euro annui e fino a 40mila euro di reddito invece, non verrà elargito un bonus quando piuttosto una detrazione fiscale equivalente (pari a 480 euro rimodulati) che decresce fino ad arrivare al valore di 80 euro per un reddito di 35mila euro lordi, per ridursi progressivamente fino ad azzerarsi a 40mila euro. In tal caso però questa detrazione è prevista per i soli sei mesi del 2020.
I beneficiari
L’aumento in busta paga dal prossimo mese di luglio riguarda:
- lavoratori dipendenti del privato(in primis operai e impiegati)
- dipendenti pubblici con redditi annui fino a 40mila euro.
Ovviamente l’unico limite è il reddito annuo percepito. Il taglio del cuneo fiscale non sarà applicato a circa 100mila persone che lavorano nella Pubblica Amministrazione, come magistratura, presidenza del Consiglio, carriere diplomatiche e prefettizie, Authority, dirigenza.