Il governatore di New York Andrew Cuomo ha dichiarato lo stato di fatto “fallito”. Ma lo stato nordorientale americano non e’ il solo e si trova in ‘cattiva’ compagnia. Basti pensare al caso della California, dove nel giro di sei anni la somma di debiti da ripagare e’ triplicata, da $1,8 miliardi del 2004 ai $5,5 miliardi dell’anno fiscale in corso.
Anche se preferiscono mantenere un profilo basso, democratici e repubblicani uniti a Washington stanno cercando di scongiurare la bancarotta un po’ dappertutto, combattendo quello che sta per diventare un buco di bilancio di migliaia di miliardi di dollari nelle casse degli stati americani.
Il partito conservatore vuole consentire agli stati di dichiarare la bancarotta, e i democratici sperano di riuscire a risanare gli enormi debiti con ulteriori misure di “stimolo”.
Per coprire il buco Cuomo ha proposto un piano di bilancio di emergenza da $132,9 miliardi che ridurrebbe le psese anno dopo anno per la prima volta in piu’ di dieci anni, tagliando nei settori di istruzione e assistenza medica, e diminuendo i fondi da mettere a disposizione delle agenzie statali di oltre mezzo miliardo di dollari nel prossimo anno fiscale.