Nella Sinistra assortita italiana (SAI), è nato un amore e questa è una bella notizia, a prescindere.
Il nostro Cuperlo, da sempre fiero oppositore all’interno del Partito democratico, dove non gli piace niente della linea politica seguita ma soprattutto non sopporta la figura di “Renzi segretario”.
Non trovando pace, perché adesso, con la vittoria del neo segretario alle recenti Primarie PD del 30 aprile con il 70% dei consensi, il suo contributo, le sue osservazioni, idee, spesso anche bizzarre, valgono quanto “il due di coppe alla scopa”, in pratica ZERO.
E allora il nostro Cuperlo che fa?
Guarda al neonato campo progressista di Giuliano PISAPIA, dove pensa di accasarsi.
Tutti speriamo che lo faccia subito, per il suo bene s’intende, così faremo volentieri a meno di sopportare i suoi prolissi interventi che senza dire nulla, servono per spargere zizzania, veleno a go’ go’.
Grande il nostro Cuperlo, anzi che dico, grandissimo!
D’altro canto Cuperlo si sa, ormai lo conosciamo bene, è uno che parla, parla, ha sempre parlato, è la sua specialità. E’ uno come Giggino (1), si presenta bene e chi lo conosce appena lo prende per buono e all’inizio lo ascolta, credendo che alla fine del discorso ci capisca qualcosa.
Se dovesse decidere di rimanere, secondo me sarà meglio lasciarlo parlare, sa fare solo quello.
Beninteso, non suggerisce soluzioni, visione di futuro, progettualità: nulla elevato a sistema.
Conviene tenercelo per meglio far capire agli italiani cosa ha rappresentato il Partito democratico, prima di Renzi, quando si “smacchiavano i giaguari”, si portavano i “tacchini sul tetto”, si “pettinavano le bambole” mentre oggi sono arrivati a “tenere la mucca nel corridoio”.
Riconosco i miei limiti: sono metafore che non ho mai capito!
Pensiamoci bene: nel loro genere, nella loro vita – politica s’intende – non avendo mai assunto una iniziativa, metaforicamente parlando, non hanno mai sbagliato perché loro sono nati per sbaglio e noi ahimè dobbiamo solo avere la pazienza di sopportarli!
Amen!
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(1) Giggino il bufalino, l’esponente di punta del M5S