Società

Curiosity su Marte ha scoperto “forme precursori di vita”

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news
Il contenuto di questo articolo, pubblicato da La Stampa – che ringraziamo – esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

New York – «Forse Curiosity ha trovato su Marte semplici molecole organiche». E’ con queste parole che Charles Elachi, direttore del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della Nasa, anticipa quella che potrebbe essere una scoperta degna di finire sui libri di storia. L’annuncio è stato lanciato a margine di un convegno all’Università Sapienza di Roma, e risponde in parte alle voci che circolavano da tempo relativi ad un’importante scoperta da parte del robot Curiosity.

Per sapere qualcosa di più bisognerà però attendere il 3 dicembre, quando maggiori dati verranno presentati in un convegno a San Francisco. «Purtroppo non ho avuto modo di parlare con i ricercatori in questi ultimi giorni in cui stanno elaborando le informazioni raccolte da Curiosity», dice Elachi. Per il momento, quindi, le informazioni sono pochissime.

«I dati preliminari fanno supporre di aver identificato probabilmente semplici molecole organiche, non biologiche», precisa Elachi. Questo significa che Curiosity avrebbe scovato i precursori necessari alla vita, cioè le stesse molecole che in passato sono state rintracciate anche su nubi cosmiche, su comete, su meteoriti, ecc.

Non sono quindi una prova incontrovertibile della presenza, anche in passato, di forme di vita sul Pianeta Rosso. Bisognerà quindi capire come queste molecole potrebbero essere finite su Marte. Tuttavia, se la scoperta venisse confermata la caccia ai marziani diventerebbe sicuramente più interessante.

Copyright © La Stampa. All rights reserved