È un altro degli effetti dell’escalation improvvisa e inaspettata della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti: la curva dei rendimenti dei Bond Usa è tornata a invertirsi. Il gap tra i tassi decennali e quelli a tre mesi è sceso quasi allo zero.
Il differenziale ha toccato i tre punti base ieri, un livello che rappresenta i minimi di aprile. La parte della curva citata viene ritenuta un indice di una recessione alle porte. L’andamento dei Treasuries Usa è preoccupante perché se il rendimento a lungo termine è inferiore a quello a breve, secondo la maggior parte degli osservatori di mercato manda un segnale di frenata dell’attività economica per due trimestri di fila.
In realtà l’inversione della curva dei rendimenti Usa è già avvenuta quest’anno, ma è rimasta tale solo per una settimana di tempo a marzo. Successivamente si è tornati a una situazione più classica, con i titoli del debito a lungo termine (dieci, 20 e 30 anni) che rendevano più delle scadenze a breve.
Il 22 marzo il rendimento decennale di Treasuries è sceso al 2,42%, scivolando al di sotto dei tassi a tre mesi per la prima volta a luglio 2007. La conclusione logica che ne hanno tratto i commentatori e investitori è stata che una recessione è all’orizzonte negli Stati Uniti, la prima economia al mondo, per il 2020.
Questo perché storicamente in America ogni recessione dagli Anni 60 a oggi è stata preceduta all’incirca un anno prima da un’inversione della curva dei rendimenti obbligazionari.