Cybercrime: Sec nel mirino degli hacker!
Per quanto l’episodio sia risalente allo scorso anno, avere la sfrontatezza di attaccare la cassaforte informatica “a stelle & strisce”, la c.d. SEC – Securities and Exchange Commission – l’autorità mobiliare americana, significa che forse bisognerà fare di più nel campo della difesa informatica.
Questa nuova generazione di hacker non hanno più rispetto di niente ed io li paragono – fatte le dovute proporzioni – all’attacco terroristico alle Torri Gemelle del 2001 da parte di Bin Laden.
Allo stato, a parte la denuncia dettagliata presentata dalla stessa Sec alle autorità competenti, la quantificazione dei danni è ancora in corso. Infatti, l’ammissione della Securities che tanto sicura evidentemente non era e non so se mai lo sarà, è giunta con uno striminzito comunicato, rivelando le gravissime violazioni al sistema finanziario americano per mano di questa “banda informatica”.
La finanza americana, sempre sotto assedio e reduce dallo scandalo di Equifax, società di esame del credito che ha ammesso la violazione di informazioni private di oltre 130 milioni di americani. Il momento è delicato e gli stessi grandi listini come il New York Stock Exchange e Bats hanno chiaramente avvertito che i loro “bacini” di ordini rappresentano delle prede nel mirino di questi criminali.
Insomma non c’è più religione e niente è più sicuro come una volta, verrebbe da dire!
Dell’attacco alla Sec, avvenuto lo scorso anno, si è avuta notizia certa solo nell’agosto scorso, grazie ad una sinergia investigativa di numerose intelligence.
Il maggior timore che oggi si registra è che questa criminalità informatica possa aver scommesso e manipolato il mercato, provocando ondate di compravendite di titoli quotati determinando profitti illeciti allo stato non quantificabili.
La Cybersicurezza
Alla luce degli attacchi che si fanno sempre più numerosi e spregiudicati ai massimi livelli urge correre ai ripari, come ammesso anche dal nuovo responsabile della Sec Jay Clayton, fortemente voluto dal neo presidente Donald Trump il quale, inseguendo la nuova era del “pro business” sta pensando più a deregolamentare determinate procedure di sistema introdotte dopo il disastro dei sub prime che a potenziare la sicurezza informatica.
Traducendo un detto popolare che “non tutti i mali vengono per nuocere”, speriamo che si faccia tesoro di questo ennesimo attacco e si cambi rotta.
Le idee, se ci sono, anche in politica si possono cambiare: se ci sono!
Speriamo che nel nostro caso ci siano queste benedette idee, posto che gli effetti nefasti di questi attacchi si riflettono in modo globale.
Questa è la vera guerra del terzo millennio: l’attacco informatico!