Società

D’Alema contro Renzi: “io purgato come ai tempi di Stalin”

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ROMA (WSI) – L’ex premier e leader del Partito Democratico Massimo D’Alema si lamenta di essere stato insultato e linciato dai suoi e dall’attuale segretario di Partito Matteo Renzi, che con lui e altri si è comportato come ai tempi di Stalin.

In un’intervista al Corriere della Sera D’Alema, tra le vittime sacrificali del processo di rottamazione voluto dall’attuale primo ministro, accusa il Pd di aver abbandonato “molti valori della sinistra, ma non i metodi dello stalinismo”.

“Oggi i trotzkisti da fucilare se il piano quinquennale falliva vengono chiamati ‘gufi'”. Parole pesanti che non nascondo un certo rammarico per essere stato liquidato dal partito che lui stesso aveva guidato e per la rottura “sentimentale” di una parte dell’elettorato per il partito di centro sinistra nato dalle ceneri del PDS.

Si tratta, per l’ex ministro degli Esteri, di “una cosa più grave di una rottura politica” in quanto una fetta degli elettori storicamente di sinistra ha “rotto con il Pd e difficilmente il Pd li potrà recuperare”.

“Non lo dice un gufo, lo dice uno che resta nel PD, seppur maltrattato. Sarebbe saggio cambiare tono. Perché c’è qualcosa in Renzi che va al di là delle scelte politiche; è proprio questo tono sprezzante e arrogante, verso le persone del nostro stesso mondo, verso la nostra stessa storia”.

(DaC)