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D’ALEMA COSTRETTO AL COPIONE ”DIMISSIONI + BIS”

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Da oggi, dopo le dimissioni del governo di Massimo D’Alema, partono le consultazioni del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che partiranno alle 8,45 e si concluderanno domani alle 16, dopo l’audizione prima dei leader della maggioranza e poi di quelli dell’opposizione. I primi ad essere ascoltati saranno i presidenti delle Camere. L’ultimo in calendario è l’ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, preceduto da Francesco Cossiga.

Ciampi si è riservato di decidere in merito alle dimissioni. Mentre D’Alema era al Quirinale, i lader di Ds, Asinello, Verdi, Ppi, Comunisti italiani, Udeur e Rinnovamento, riuniti, siglavano un documento comune di appoggio al premier e di programma per la seconda fase del governo (al centro dell’intesa, gli obiettivi del maggioritrario e del bipolarismo) e facevano sapere che al Quirinale, per le consultazioni di rito, andranno assieme, a testimoniare l’unità e la voglia di rilancio della maggioranza.

Al vertice non erano presenti i repubblicani e i socialisti, che avevano chiesto il passaggio formale della crisi. E’ probabile che vadano verso un appoggio esterno al D’Alema bis, anche se i sette alleati stanno preparando una bozza di programma che possa coinvolgerli direttamente nell’azione di governo. “Adesso spero che le forze del centrosinistra sappiano ritrovare vera collaborazione assieme alle ragioni dell’alleanza” ha detto D’Alema all’uscita dal Quirinale.

Prima che la crisi diventasse formale, nella replica al dibattito seguito alle sue comunicazioni di fronte alla Camera dei deputati, D’Alema aveva detto: “Traggo dalla discussione due conclusioni: la prima è di chiedere che essa possa sospendersi qui per consentirmi di convocare il Consiglio dei ministri e per portare dopo la riunione del Consiglio dei ministri le dimissioni del governo al Presidente della Repubblica”. La seconda – ha concluso – è che la maggioranza vuole il rilancio del centrosinistra.

Una parola anche per il leader dell’opposizione. D’Alema infatti ha ringraziato Silvio Berlusconi per il tono pacato del suo intervento, dopo un dibattito a tratti infuocato a causa della polemica sul caso Bampo. “L’opposizione – ha affermato il premier – ha tutte le ragioni: vorrei ringraziare in particolare l’onorevole Berlusconi per il tono civile che ha dato al suo intervento”. Berlusconi aveva commentato: “D’Alema dovrebbe riflettere se gli conviene restare in carica”. E poi aveva chiesto elezioni anticipate, seguito a ruota da Gianfranco Fini.