ROMA (WSI) – In questo momento il Partito democratico non ha una segreteria, ma un “gruppo di persone che sono fiduciarie del presidente del consiglio”. Ma in questo modo, secondo Massimo D’Alema, il partito “finisce per avere una vita molto stentata”. “Come è noto – ha spiegato D’Alema a margine di un dibattito alla Festa nazionale de l’Unità a Bologna – siamo andati ad un congresso in cui noi sostenevamo la necessità di evitare il doppio incarico”. E “siccome credo nel ruolo dei partiti – ha aggiunto – credo che non possa essere il movimento del premier, dovrebbero avere una loro vita democratica, dei loro organismi dirigenti, sostanzialmente il Pd in questo momento non ha una segreteria, un gruppo di persone che sono fiduciarie del presidente del consiglio. In questo modo il partito finisce per avere una vita molto stentata”.
Renziani del Pd lancia in resta contro l’ex premier Massimo D’Alema per le sue affermazioni critiche su segreteria e governo Renzi alla festa dell’Unità di Bologna “D’Alema – ha affermato la parlamentare europea Isabella De Monte, rinnova la sua storica avversione per gli elettori. Erano bellissimi i partiti che perdevano le elezioni ma avevano un leader Maximo, fa una vita stentata il Pd che raggiunge con Matteo Renzi il 41%”.
“Caro Massimo – ha fatto eco Ernesto Carbone – se i governi di centro sinistra avessero fatto la metà di queste cose probabilmente la storia di questo Paese e del nostro partito sarebbe stata molto diversa. 80 euro a 10 mln di italiani. 10% in meno di Irap. Bolletta energetica per piccole e medie imprese più bassa. Sbloccati cantieri per oltre 50 mld di euro. Il nostro ministro degli esteri a capo della politica estera e sicurezza comune in europa. Legge elettorale approvata alla Camera e prima lettura delle riforme costituzionali approvate in Senato. Questo e altro sono dei mesi di governo Renzi. Dimenticavo: il partito democratico ha superato il 40%”. “D’Alema parla male, ça va sans dire, del governo Renzi e del Pd. Forse pensa ancora alle recenti nomine in Europa…”,. Ha tagliato corto su twitter il senatore Pd Andrea Marcucci.