Amazon spegne oggi 25 candeline. Un quarto di secolo di vita per il colosso del commercio elettronico, che da libreria online si è imposto nel settore del retail. Era il 5 luglio del 1994, quando l’allora trentenne Jeff Bezos, fondò Cadabra, portale di acquisti online che nei suoi desideri doveva diventare un mondo magico, quella magia evocata proprio dal termine “abracadabra”. Ribattezzata poco tempo dopo Amazon, la creatura di Bezos iniziò la sua attività nella vendita di libri. L’obiettivo era quello di diventare la più grande libreria sul web.
Sbarcata sul Nasdaq nel 1997, sopravvissuta alla bolla di Internet del 2000, il boom di Amazon risale solo agli ultimi anni. Dai libri ha cominciato a vendere i Dvd, e poi i Cd, e poi ancora capi di abbigliamento, giocattoli, mobili.
Parallelamente, l’impero di Bezos si è progressivamente esteso, diventando
protagonista assoluto in vari settori: dall’editoria con l’acquisto del Washington Post ad Hollywood con la fondazione degli Amazon Studios per fare concorrenza a Netflix e Hulu, fino alla corsa nello spazio con la fondazione di Blue Origin.
Il grande colpo è stato nella grande distribuzione con l’acquisto per 14 miliardi di dollari del gigante Whole Foods. Dall’inizio del 2017 ammontano ad oltre 20 miliardi di dollari, una cifra che supera quella dei 23 anni precedenti.
I primi utili non sono arrivati che dopo alcuni anni dallo sbarco in Borsa, ma da allora è stata un crescendo inarrestabile. Nel primo trimestre di quest’anno, ha messo a segno utili netti record pari a 3,6 miliardi di dollari, in forte crescita rispetto a 1,6 miliardi di dollari registrato nei primi tre mesi del 2018.
Tutto questo mentre Bezos si è imposto nella classifica degli uomini più ricchi della Terra Terra, con un patrimonio personale valutato in 156 miliardi di dollari al giugno 2019, più di Bill Gates.