ROMA (WSI0 – Secondo i giornali spagnoli l’economia dell’Italia, terza potenza d’Eurozona davanti alla Spagna, è la nuova malata d’Europa. Un eventuale precipitarsi della situazione pericolante del settore bancario, afflitto dal cancro dei crediti inesigibili, e un possibile nuovo incrinarsi del bilancio statale “potrebbe trascinare nella crisi tutto il continente”
“In economia l’Italia diventa la nuova malata d’Europa“: è il titolo con cui il quotidiano spagnolo El Paìs ha posto l’accendo sull’annosa questione italiana della crescita inesistente, ferma da più di un decennio accompagnata da un debito pubblico montante, come certificano gli ultimi dati di Bankitalia che continuano a riportare nuove somme record.
Nell’articolo NEl Paìs cita uno studio di Oxford Economics, secondo il quale “i maggiori rischi a breve termine (per l’Eurozona) si corrono in Italia”. Il mix tra crisi bancaria e instabilità politica è potenzialmente esplosivo secondo lo studio, perché “può rappresentare una seria minaccia per la debole ripresa europea”. Il pericolo, dunque, non sarebbe limitato all’Italiaa ma potrebbe coinvolgere l’intero continente. L’effetto domino è in agguato.
“L’Italia è diventata il motivo principale delle preoccupazioni, poiché una ricaduta del Paese potrebbe avere conseguenze letali per tutta l’Unione”, scrive il quotidiano in una lunga analisi sui patemi del nostro Stato. “Si tratta del terzo paese più importante della zona euro, però la sua economia si trova al paolo dopo mesi di lieve miglioramenti e i dati di Eurostat sono peggiori di quanto si pensasse“.
Tre sono i rischi che corre l’Italia secondo il quotidiano: “Il Paese affronta seri problemi di debito pubblico e di morosità bancaria, ai quali si somma la possibilità di una nuova crisi politica in autunno, quando si terrà il referendum (sulle riforme costituzionali) che potrebbe portare alle dimissioni del premier Matteo Renzi, il quale ha promesso di fare un passo indietro se la sua riforma della Costituzione non otterrà l’appoggio popolare”.
El Paìs ricorda i dati negativi per l’economia italiana: da aprile a giugno crescita zero, per colpa soprattutto della produzione industriale calata dello 0,4% rispetto a maggio e dell’1% rispetto allo scorso anno. In questo quadro, la crescita si ferma allo 0,7% rispetto al 2015 – molto poco se confrontata con il 3,2% della Spagna.
“In Italia crea preoccupazione il fatto che la domanda interna sia in calo e soltanto le esportazioni sono il motivo principale per il quale le cifre non sono peggiori”, continua il quotidiano con sede a Madrid. “In questo scenario il governo già pensa di abbassare le prospettive di crescita sia per il 2016 che per il 2017, secondo quanto scrivono i giornali italiani. Il Sole24 ore scrive che la crescita generale del paese si fermerà allo 0,6% a dicembre 2016, e cioè la metà di quanto promettesse il governo l’anno scorso”.