MILANO (WSI) – Nuova bordata di Massimo D’Alema nei confronti del presidente del consiglio Matteo Renzi. Ospite alla Festa dell’Unita’ di Catania, l’ex premier, considerato il capofila del fronte del no al referendum, in un dibattito con il ministro degli esteri, Paolo Gentiloni, non ha perso occasione per puntualizzare:
“Renzi a me non interessa, a me interessa il testo della riforma costituzionale”, afferma, aggiungendo che “Non esiste un partito del no né un partito del sì. Esiste il sì e il no. Trovo sbagliato avere spaccato in due il Paese sulla Costituzione che dovrebbe essere condivisa. Il mio modello e’ la Costituente, in cui comunisti e democristiani scrissero insieme la Costituzione anche se si combattevano”.
Le critiche poi si spostano su un piano personale:
“In Europa la spinta innovatrice di Renzi si è affievolita. Anche nel nostro paese è così e il dato dei ballottaggi è incontrovertibile. Sta diventando un politico come gli altri, con tutti i peggiori difetti di un politico normale”.
Decisamente piu’ pacati i toni usati da Pier Luigi Bersani alla festa dell’Unità a Firenze.
“L’Italia non mangia pane e referendum”, ha detto, “se noi politici e voi della stampa continuiamo a parlare solo di questo, vi segnalo che lo scollamento dalla gente aumenta”.
“Il tema della riforma costituzionale non è il terzo problema, è il quarto, il quinto o il sesto” ha aggiunto.
Quello che interessa a a Bersani – come sottolinea la Repubblica – e’ la modifica dell’Italicum:
“Bisogna che in questi due mesi sia corretta la legge per l’elezione dei senatori e corretto l’Italicum, se no si prende un abbrivio che io ritengo un salto nel buio. Se c’è un errorino, un limite in una riforma costituzionale, lo puoi sempre correggere”.
Fonte: la Repubblica