Facebook ha deciso di riorganizzare le impostazioni della privacy per i suoi utenti. Un comunicato stampa del social network spiega in dettaglio le novità: in sostanza, sarà più facile controllare o sapere chi può visualizzare post, messaggi, foto, “Mi piace” e altri contenuti. Si tratta di aggiornamenti “in cantiere da molto tempo ma resi più urgenti dagli eventi degli ultimi giorni”, si legge nel comunicato.
Le modifiche arrivano una settimana e mezzo dopo lo scandalo di Cambridge Analytica, la società vicina a Donald Trump che utilizzava le informazioni di circa 50 milioni di utenti Facebook Usa per fini di campagna elettorale prima delle presidenziali del 2016. La vicenda ha portato le azioni del social network a crollare in Borsa e ha segnato l’inizio del peggior mese borsistico da quasi cinque anni per Facebook. “La scorsa settimana abbiamo capito quanto lavoro dobbiamo fare per rafforzare le nostre politiche e aiutare le persone a capire come funziona Facebook e le scelte che hanno sui loro dati”, dicono da Facebook.
Le modifiche includono un nuovo menu “Scorciatoie sulla privacy” con spiegazioni di ciascuna opzione e una funzione “Accedi alle informazioni” che consente agli utenti di eliminare facilmente singoli post e “Mi piace”. In arrivo anche quello che viene indicato come un modo semplificato per gli utenti di scaricare tutti i dati che Facebook ha su di loro.
“Nelle prossime settimane, proporremo aggiornamenti sui termini di servizio di Facebook e sulla nostra politica sui dati per meglio precisare quali dati vengono raccolti e come li utilizziamo”, spiega il comunicato stampa. Come scrive Politico, alcuni dei cambiamenti potrebbero essere stati quelli che Facebook avrebbe comunque fatto per conformarsi alla normativa sulla privacy dei dati dell’Unione Europea che entrerà in vigore a maggio.
Ma con gli aggiornamenti sulla privacy Facebook cerca di rispondere al calo netto di fiducia da parte degli utenti, provato da alcuni sondaggi, fra cui quello di Axios / SurveyMonkey, secondo cui la già bassa preferenza netta di Facebook a ottobre è diminuita del doppio rispetto agli altri giganti della tecnologia dopo lo scandalo Cambridge Analytica. La maggioranza degli intervistati sembra esprimere più fiducia nelle altre società tecnologiche per quanto riguarda la gestione delle informazioni personali online.
Il sondaggio ha rilevato che il 66% degli utenti si fida di Amazon per il rispetto delle informazioni sulla privacy, mentre il 62% ha dichiarato di fidarsi di Google. I voti favorevoli di Facebook sono stati del 48% la scorsa settimana, in calo rispetto al 61% di ottobre.