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Dazi: Giappone prossimo obiettivo di Trump, Nikkei trema

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Anche Tokyo finisce nel mirino del presidente Usa, Donald Trump, che continua a focalizzare l’attenzione sulla riduzione dei deficit commerciali con i suoi principali partner economici. Lo ha scritto il Wall Street Journal, secondo cui, nel pieno di una guerra commerciale con la Cina, con i nodi ancora non sciolti con Unione europea, Canada e Messico, Trump sembra aver focalizzato l’attenzione sul Giappone.

Secondo quanto si legge in un articolo del quotidiano economico, Trump ha chiamato James Freeman, vicedirettore della pagina degli editoriali del Wall Street Journal, per ringraziarlo per i suoi commenti positivi sulle sue politiche economiche e si è poi focalizzato sul gap tra esportazioni e importazioni.

Sembra che sia disturbato dai termini del commercio Usa con il Giappone”, ha scritto Freeman. “Trump”, ha aggiunto, “ha descritto le sue buone relazioni con la leadership giapponese, ma ha allora aggiunto: ‘Naturalmente questo finirà nel momento in cui io dirò loro quanto devono pagare'”.

Gli Stati Uniti hanno registrato un deficit di 56,6 miliardi di dollari con il Giappone lo scorso anno, il terzo più grande dietro la Cina e il Messico. Della cifra totale, i tre quarti sono rappresentati dal settore automobilistico. E secondo gli analisti proprio il settore automobilistico quello che più di tutti potrebbe risentire di eventuali nuovi tariffe.

Pesanti le ripercussioni sul mercato. Oggi la Borsa di Tokyo ha chiuso in rosso con l’indice Nikkei ha ceduto lo 0,80%, con una perdita di 180 punti, attestandosi a 22.278,04 punti. Negativo il saldo della settimana, chiusa con una perdita complessiva nei sette giorni pari al 2,6% del valore dell’indice. Sui mercati valutari lo yen si apprezza sul dollaro, a un livello di 110,60 e sull’euro a 128,60.