Economia

Sorride Trump: il Wto approva i dazi americani all’Ue

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L’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) ha aperto la strada ai dazi americani sulle importazioni provenienti dall’Unione Europea, che sarebbero giustificati dai sussidi pubblici ricevuti dalla società aeronautica francese Airbus. I dazi colpirebbero 7,5 miliardi di dollari in importazioni europee, fra cui, se i piani non verranno modificati, svariati prodotti agroalimentari italiani.

Le borse europee, nonostante la notizia non fosse certo inattesa, hanno reagito con forti ribassi: in particolare, il Ftse 100 britannico ha chiuso la seduta in calo del 3,16% – per via dei forti legami economici fra Usa e Regno Uniti – mentre il Ftse Mib ha subito un calo vicino al 2,9%.

La disputa sui sussidi Airbus non è una novità dell’amministrazione Trump. Il primo appello ufficiale degli Usa risale al 2004 (con George W. Bush presidente), quando nel mirino finì lo sviluppo dei velivoli A350 e A380. Secondo la corte arbitrale del Wto i dazi minacciati dagli Stati Uniti sarebbero leciti, in quanto i governi di Germania, Francia, Spagna e Regno Unito avrebbero sussidiato illegalmente Airbus. Nello specifico alla società sarebbe stato concesso un tasso d’interesse fuori mercato. Inoltre, l’Unione europea non è riuscita, secondo la corte, a “prendere le misure appropriate per rimuovere gli effetti negativi o …  a ritirare la sovvenzione”, portando a giustificazioni “reali e sostanziali” sul fatto che ci sia stato un grave pregiudizio nei confronti degli interessi degli Stati Uniti.

“Se gli Stati Uniti decidono di imporre le contromisure autorizzate dal Wto, ciò spingerà l’Ue in una situazione in cui non avremo altra scelta se non fare lo stesso”, ha commentato a caldo la commissaria europea al Commercio, Cecilia Malmstroem.

Nei giorni scorsi si è parlato ampiamente dell’agroalimentare italiano come fra le maggiori vittime dell’eventuale introduzione di dazi americani. Nella lista dei prodotti Ue da colpire pubblicata dal governo americano, spiccano varie tipologie di prodotti alimentari fra cui Roquefort, Pecorino, Arance, olio d’oliva. Non è detto che tutti i prodotti contenuti nella lista verranno effettivamente “daziati”: è questa la speranza del premier italiano Giuseppe Conte, che ieri ha confidato le sue preoccupazioni al Segretario di Stato Mike Pompeo, durante la sua visita in Italia.