Milano – Avvio di ottava in flessione per le borse europee dopo le forti vendite della vigilia, con gli occhi dei mercati puntati a una riunione di emergenza di alti funzionari europei tra i crescenti timori che la crisi del debito possa contagiare l’Italia.
Venerdì Wall Street aveva chiuso gli scambi in ribasso (Dow Jones -0,49%, S&P500 -0,7%, Nasdaq100 -0,29%) e stamattina l’azionario dell’Asia-Pacifico mostra una tendenza negativa (Nikkei -0,67%, Hong Kong cede al momento circa l’1,4%, male anche Sidney e la borsa di Seoul).
Oggi prende il via la stagione delle trimestrali Usa con Alcoa (attesi anche i conti di Novellus Systems).
EVENTI SOCIETARI
BMPS (EUR0,509): l’aumento di capitale è stato sottoscritto al 99,91%, per un ammontare di EUR2,15 mld.
CIR (EUR1,897): la Corte d’Appello di Milano ha stabilito che Fininvest deve risarcire EUR560 mln a Cir. Secondo un’analisi de Il Sole 24 Ore di domenica, Fininvest perde tre anni e mezzo di utili. Diversi quotidiani di domenica stimano in EUR0,7-0,8 per azione l’impatto della transazione sul titolo Cir.
PARMALAT (EUR2,48): si è conclusa l’Opa di Lactalis: i francesi hanno ora in mano l’83,308% del capitale di Parmalat.
TELECOM IT (EUR0,8765): più di un quotidiano di domenica rilancia l’ipotesi che Carlo De Benedetti voglia utilizzare il denaro incassato da Fininvest per comprare La7.
MACRO, CAMBI E COMMODITIES
Tensione altissima per la riapertura del mercato, dopo le forti vendite di venerdì scorso su banche e titoli di stato italiani, con lo spread Btp-Bund al nuovo record di 248 punti base, in quello che molti hanno interpretato come un primo segnale concreto di contagio finanziario verso l’Italia.
Le tensioni sul mercato italiano sembrano in qualche modo aver colto di sorpresa l’Europa e aver convinto molti all’interno della zona euro ad accelerare i tempi per una soluzione dell’emergenza greca, per togliere ossigeno alla speculazione, in contrasto anche con la Germania che sembra invece confermare la volontà di arrivare ad una decisione per settembre.
Petrolio in flessione nelle contrattazioni della mattinata a seguito della diminuzione registrata nelle importazioni di greggio in Cina e ai dati deludenti di venerdì scorso dal mercato del lavoro Usa.
La crisi finanziaria europea, con le paure di contagio verso l’Italia, pesa ancora sull’euro, ai minimi da due settimane sul dollaro.
Avvio in rialzo per il Bund Future a 127,70.
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