L’assemblea del settimanale l’Espresso proclama due giorni di sciopero ”in segno di protesta contro il pesante programma di tagli annunciato dall’azienda in assenza di un piano editoriale”. E’ quanto si legge in una nota che spiega come ”con questa azione i redattori dell”Espresso’ intendono tutelare il patrimonio di una testata tra le prime in Italia per storia, prestigio e qualita”’.
”I tagli all’organico, nonostante un bilancio di gruppo in utile anche per il 2012, mettono a rischio il livello dell’informazione fino ad oggi fornita da questo settimanale. L”Espresso’ in questi anni ha continuato a distinguersi per le sue battaglie civili, le sue inchieste e la sua indipendenza da qualsiasi centro di potere. I giornalisti dell”Espresso’ intendono continuare ad essere al servizio del loro pubblico con mezzi adeguati e non accetteranno di tradire il patto di fiducia costruito nei decenni con i lettori”. L’assemblea dell”Espresso’ affida al comitato di redazione un pacchetto di ulteriori otto giorni di sciopero. (Adnkronos)
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La redazione del settimanale L’Espresso di Carlo De Benedetti, facente parte dell’omonimo gruppo quotato in borsa a cui fa capo anche il quotidiano La Repubblica, è sul piede di guerra dopo la decisione dell’editore di mettere in prepensionamento 12 giornalisti su una redazione di 40. Lunedì si e’ tenuta l’assemblea per decidere la reazione al piano di tagli mentre l’Editoriale Espresso-Repubblica ha il bilancio in utile. Il piano prevede la fuoriuscita anche dei quadri dirigenti, come i due vicedirettori. Il direttore Bruno Manfellotto si era dimenticato di avvertirli del loro siluramento.
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