Luca Ciarrocca e’ il direttore di Wall Street Italia
L’Italia avra’ nelle prossime ore un nuovo governo, con Mario Monti presidente del Consiglio. Noi di WSI gli auguriamo di aver successo e di poter tener testa indomito alla famelica casta di politici, ciechi e irresponsabili, di destra e di sinistra, che lo ricattera’ senza tregua nei mesi a venire.
Il governo tecnico era una scelta obbligata per recuperare un po’ della credibilita’ bruciata dall’Italia negli ultimi due anni e per approvare subito riforme strutturali impopolari ma ineludibili. La competenza e il curriculum professionale dei ministri sono una garanzia che cio’ possa avvenire. Tuttavia e’ inutile farsi illusioni. Il nuovo esecutivo a Roma rallentera’ di poco il “soft crash” che l’Europa e l’euro si apprestano a dover fronteggiare.
Il crash duro, quello apocalittico, il non pagamento dei 3-4 trilioni di euro di debiti tossici (sovrani e non) che fanno capo alle banche europee, ovviamente non lo vuole nessuno e quindi sara’ evitato. Sarebbe troppo devastante, come un 1929 moltiplicato 100 volte.
Eppure l’Europa, come suggerisce un report appena pubblicato da Deutsche Bank, ha gia’ toccato il “Tipping Point”. Proprio con la crisi italiana, con il prezzo dei Btp crollato a 85 e il rendimento sopra la quota d’allarme del 7%.
Corollario, lo scenario che si prepara e’ il seguente: la Banca Centrale Europea guidata da Mario Draghi si mette a stampare euro per decine di miliardi, come la Fed stampa dollari (il che scuote la Germania perche’ crea inflazione anzi iper-inflazione). Bruxelles – cioe’ Merkozy – spinge per una svolta politica che preveda il varo a tappe forzate del progetto di un ministro del Tesoro Ue e di una politica economica e fiscale integrata, nella quale l’architettura poco trasparente e medievale di ESM e Fiscal Compact sono i punti cardine. Se questo scenario non si avvera, l’euro cessera’ di esistere. Tertium non datur.
Ma il fatto che il petrolio stia per toccare di nuovo quota $100 pur in fase di economie europee in semi-recessione, conferma che il mercato si sta gia’ orientando alla exit piu’ vigliacca: stag-flazione, debiti che alimentano altri debiti, stampaggio di moneta, piani di austerita’, popolazioni tenute al guinzaglio o affamate, logoramento del potere d’acquisto. Il tutto, per non dichiarare in modo trasparente che certi asset valgono 30 centesimi di euro rispetto al valore di bilancio.
La verita’ e’ che i 3 trilioni di debiti tossici in Europa non saranno mai ripagati e se potete affermare il contrario dimostratelo. Senza contare i debiti pubblici, veri mostri onnivori: Italia e Spagna da sole devono emettere € 930 miliardi di titoli di stato nei prossimi 3 anni, di cui € 300 e € 120 miliardi nel 2012. Qualche anarchico luddista questi debiti impagabili suggerisce di non pagarli affatto. E perche’ non succede? Bhe’ semplice: perche’ il default significa che ogni euro di debito di qualcuno e’ il credito o l’asset di qualcun altro. All’improvviso ci si impoverisce tutti. Le perdite sarebbero kolossal e Buenos Aires del 2001 un paradiso.
Certo a volte viene voglia di una soluzione catartica, un cupio dissolvi che ci faccia ricominciare da zero, purificati. Qualcosa che porti al fallimento queste maledette banche malgestite a cui fa capo la responsabilita’ di rischi e buchi immensi e il peggioramento dello standard di vita di centinaia di milioni di persone. Dovremmo smettere con le ipocrisie e punire i responsabili, ma il fatto che nemmeno Obama ci sia riuscito, nonostante le buone intenzioni, rende tutti noi che conosciamo il sistema economico finanziario da vicino, molto piu’ scettici. In teoria possono andare gambe all’aria istituti bancari, societa’ di assicurazione, fondi comuni, aziende, tutti quelli che hanno sbagliato dovrebbero essere puniti, non e’ vero? Per quale motivo le piccole aziende falliscono e hanno vita durissima e i grandi no? Ma che razza di sistema e’ questo in cui chi sbaglia viene premiato mentre tutti noi cittadini normali e tartassati dobbiamo accollarci a vita montagne di debiti, e pagare pagare pagare mentre i pochi privilegiati continuano a spassarsela? Capitalismo? Democrazia? Fascismo soft?
Non lo chiediamo al nuovo presidente del consiglio Mario Monti perche’ lui e’ solo il compassato curatore fallimentare di questa Italia che – cacciato il pessimo e impresentabile miliardario sessuomane Silvio Berlusconi – resta purtroppo il paese peggio gestito di una Unione come quella degli Stati d’Europa dove non ci saranno mai piu’ crescita e benessere, dove i cittadini non vivranno mai mai piu’ con la prospettiva di un futuro migliore, ma dove avremo solo una montagna di debiti per i nostri figli e figli dei figli e figli dei figli dei figli, che nessuno paghera’ mai e su cui bisognera’ per forza di cose, prima o poi, avere il coraggio di fare default, dicendo no all’ipocrisia che ci attanaglia.