Economia

Debito pubblico: dopo stop di marzo, allungo fino a fine anno

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Dopo gennaio e febbraio in forte crescita (+71 miliardi), il debito pubblico italiano risulterà stabile a marzo a 2.646 miliardi. Si tratta tuttavia di una pausa momentanea prima di un ulteriore allungo sino a luglio.
Sono le stime di Mazziero Research, secondo cui l’anno terminerà in una forchetta compresa tra 2.652 e 2.715 miliardi (le stime non considerano i finanziamenti che potrebbero arrivare da Bruxelles nell’ambito del programma Next Generation EU ndr).

Un livello elevato, che tuttavia, secondo Mazziero, non mette, almeno per il momento in dubbio la sostenibilità per le emissioni di titoli di Stato, alla luce dei forti acquisti della BCE , perlomeno fino al termine del programma di emergenza fissato a marzo 2022. Tuttavia, fanno notare gli esperti:

Se si confrontano gli importi mensili in scadenza rispetto a due anni fa si nota che la struttura si è fortemente appesantita. In particolare – fanno notare da Mazziero– i mesi di giugno e settembre saranno particolarmente impegnativi nei rinnovi, con il rischio che rendimenti in salita possano appesantire la futura spesa per interessi. Un rischio non remoto, visto che già oggi il rendimento del decennale italiano si è riportato vicino all’1%, con uno spread rispetto al Bund che sfiora i 120 punti base.

Riviste al ribasso le stime sulla crescita

Per quanto riguarda invece la crescita, dopo la stima preliminare Istat del primo trimestre a -0,4%, Mazziero ha rivisto la stima annua a +4,5% (da +4,7%). Per quanto riguarda la dinamica trimestrale, le stime sono per una una crescita per i prossimi 2 trimestri, rispettivamente +2,0% e +2,9%, per un successivo arretramento nell’ultimo quarto stimato in -1,9%.