Accelera la crescita del debito sovrano globale, destinato a salire del 9,5% a un record di 71,6 mila miliardi di dollari nel 2022 principalmente per via di Stati Uniti, Giappone e Cina. Sono le stime elaborate da Janus Henderson, nel secondo Sovereign Debt Index annuale, da cui emerge un’accelerazione rispetto allo scorso anno, quando il debito pubblico globale era balzato al tasso del 7,8% a 65,4 trilioni di dollari. Si tratta di dati che fanno emergere come il debito pubblico sia triplicato in vent’anni.
In crescita anche il costo atteso degli interessi sul debito pubblico globale che, nel 2022, dovrebbe aumentare del 14,5%, a parità del tasso di cambio. Il che rappresenta un one non da poco per i contribuenti.
Secondo le previsioni, Il Regno Unito registrerà il rialzo più consistente del costo per il servizio del debito a causa della risalita dell’inflazione, che incide sulle obbligazioni indicizzate, e della graduale chiusura del QE.
“La pandemia ha avuto un enorme impatto sull’indebitamento dei governi e le conseguenze sono destinate a continuare ancora per qualche tempo. È probabile che la tragedia in corso in Ucraina crei ulteriore pressione sui governi occidentali affinché prendano in prestito di più per finanziare l’aumento delle spese per la difesa”, ha affermato Bethany Payne, portfolio manager per le obbligazioni globali di Janus Henderson.
Come è andato il 2021
Nel 2021 il debito pubblico globale è salito a 65.400 miliardi di dollari, segnando un aumento del 7,8% a parità di tasso di cambio, con un incremento del debito in ogni Paese. Nonostante l’aumento dell’indebitamento, nel 2021 il costo degli interessi sostenuto dai governi era ancora molto basso. L’anno scorso, il tasso di interesse effettivo sull’intero debito era dell’1,6% soltanto, in calo rispetto all’1,8% del 2020. Il costo per il servizio del debito è dunque sceso a 1.010 miliardi di dollari rispetto a 1.070 miliardi di dollari del 2020.
“Ogni Paese che abbiamo esaminato ha incrementato il debito nel corso del 2021. In Cina, il debito è salito più rapidamente e in misura più consistente in termini liquidi, con un aumento del 20% ovvero di 650 miliardi di dollari. Tra le grandi economie sviluppate, la Germania ha riportato l’aumento più consistente in termini percentuali. L’indebitamento del Paese è salito del 14% circa, quasi il doppio rispetto alla media globale” si legge nel report.
Grazie alla ripresa economica significativa, il rapporto tra debito e Pil globale nel 2021 è sceso all’80,7% rispetto all’87,5% del 2020. Dallo scoppio della pandemia, dicono gli esperti di Janus Henderson, le emissioni di titoli di Stato su scala globale sono aumentate del 25%. I mercati dei titoli di Stato globali hanno generato un rendimento complessivo del -1,9% nel 2021, in calo per la quarta volta soltanto in 35 anni.