Economia

Mazziero: debito pubblico torna a correre a febbraio, oltre il 70% in mano agli investitori italiani

Dopo un periodo di relativa stabilità, torna a crescere il debito pubblico italiano. In attesa dei dati ufficiali di Banca d’Italia, che saranno resi il prossimo 15 aprile, nel mese di febbraio il debito italiano ha segnato un aumento di circa 27 miliardi a 2.876 miliardi (dai 2.849 miliardi di gennaio, poco al di sotto dell’ammontare di fine 2023 a 2.863 miliardi). Sono le stime di Mazziero Research, che tratteggia un trend in rialzo almeno fino al giugno, periodo in cui il valore totale del debito continuerà a salire, portandosi stabilmente sopra i 2.900 miliardi e raggiungendo una cifra compresa tra 2.934 e 2.965 miliardi a giugno.

Tutto questo mentre si attende, sempre nel corso di aprile, un doppio appuntamento per la valutazione del rating italiano, quello di Standard & Poor’s e DBRS. A maggio sarà poi la volta di Fitch e Moody’s che, anche in funzione dei conti sul Documento di Economia e Finanze in pubblicazione nel mese in corso, potrebbero rivedere la propria valutazione soprattutto a causa dalle conseguenze del SuperBonus 110%.

Tornano i Bot people

Mentre il debito tocca nuove soglie, gli italiani si confermano buoni compratori dei titoli di Stato in particolare BTP. Lo si è visto dal successo delle ultime emissioni e lo si riscontra nella detenzione di titoli di Stato rilevata dalla Banca d’Italia. Secondo i dati di Mazziero, dal dicembre 2022 a dicembre 2023, i residenti italiani – famiglie e imprese – hanno aumentato il portafoglio di titoli di Stato italiani da 741 a 790 miliardi di euro. Dietro l’andamento positivo c’è “il rinnovato interesse verso i rendimenti offerti da questi strumenti, percepiti come particolarmente vantaggiosi in un contesto in cui il rischio è attualmente considerato contenuto” ha spiegato Maurizio Mazziero, che nel corso della trasmissione Mercati che fare del 2 aprile ha aggiunto: “Negli ultimi 12 mesi  la detenzione dei residenti, ovvero imprese e privati le famiglie, sono passate dal 9,5 al 13,4%. Un chiaro segno che gli italiani non vedono alcun rischio del debito“.

Ma nella mani di chi è debito italiano?

Secondo dati elaborati elaborati da Mazziero, a fine 2023, la fetta più grossa del debito italiano si trova in mano ai residenti, che detengono il 72% circa del debito pubblico italiano. In particolare, quasi 700 miliardi appartengono a Banca d’Italia,  650 miliardi alle banche italiane, altri 350 miliardi appartengono ad assicurazioni e i fondi pensioni e, infine, altri 382 miliardi fanno capo a famiglie e aziende.