Tokyo/Pechino – Dopo le parole di Juncker di ieri, che hanno ridato forza alla moneta unica, in rialzo nelle contrattazioni asiatiche, un’ulteriore spinta è arrivata dalle parole del ministero degli Affari Esteri della Cina, che ha ribadito la volontà del dragone di sostenere una crescita economica stabile e duratura dei paesi europei.
“La Cina è a disposizione dei paesi europei, per aiutarli a sostenere una crescita economica stabile”, dicono le parole del ministero.
Intanto, secondo le stime di Standard Chartered, nei primi 4 mesi del 2011 il dragone avrebbe effettivamente iniziato a diversificare le proprie riserve in valute oltre il dollaro americano, andando a puntare proprio sui paesi europei. Le riserve sarebbero cresciute di $200 miliardi, con i ¾ dei nuovi investimenti in titoli non in dollari.
Era da più di 6 anni che la Cina continuava ad acquistare principalmente debito degli Stati Uniti, nonostante a parole dichiarava insistentemente l’intenzione di diversificare. “Sembra che alla fine abbia seguito la politica di cui tanto parlava”, ha detto alla CNBC Stephen Green, chief China economist di Standard Chartered.
Il Giappone ha garantito nel frattempo che aiutera’ l’eurozona a superare la crisi del debito attraverso l’acquisto di titoli dell’Efsf, il cosiddetto ‘fondo salvastati’. Queste le parole del ministro delle Finanze nipponico, Yoshihiko Noda.
“Il Giappone ha dato il suo contributo per stabilizzare le condizioni finanziarie dell’Europa, ad esempio acquistando titoli come sforzo per sostenere il Portogallo – ha affermato il ministro in conferenza stampa – Vorremmo proseguire questi sforzi”.
Per quanto riguarda la crisi greca, Noda ha assicurato che “il Giappone fara’ qualcosa se ci sara’ qualcosa che potremo fare”.
Gia’ a gennaio il Fondo European Financial Stability Facility (il fondo salva stati che terminera’ a fine 2012) ha attirato una domanda per 44,5 miliardi di euro da circa 500 investitori, il 38% dei quali asiatici. Il Regno Unito ha rappresentato il 15%, i tedeschi sono stati il 12% e i nordamericani il 2%.
L’euro scambia in rialzo in apertura dei mercati europei a $1,4368. Rispetto allo yen la valuta europea passa di mano a 115,18. Ieri sera dopo la chiusura di Wall Street la moneta unica quotava $1,4299.