ROMA (WSI) – La decisione di votare a scrutinio palese sulla decadenza perché non sarebbe un voto sulla persona, ma sull’integrità del Plenum del Senato è passato con 7 voti a favore e 6 contrari. Il deputato Karl Zeller (Svp) ha votato a favore del voto segreto.
“Quello sulla decadenza di Berlusconi non sarà un voto sulla persona, ma sul suo status di parlamentare. Pertanto non sarà necessario il voto segreto”. Lo ha detto Linda Lanzillotta (Sc) in una pausa dei lavori della Giunta per il regolamento. “Non reinterpretiamo regolamento perché è la prima volta che si applica legge Severino”.
Battute finali per la seduta della Giunta per il regolamento convocata per decidere sul voto palese per la decadenza dal mandato di parlamentare di Silvio Berlusconi. Ora tocca al presidente del Senato e della Giunta Piero Grasso concludere. Dopo l’intervento di Grasso si dovrebbe passare al voto e se le previsioni fatte finora verranno confermate la decisione di votare con scrutinio palese passerebbe con 7 voti a favore e 6 contrari. Grasso, in quanto presidente, per prassi non vota.
Letta: governo separato dal vicende giudiziarie – ”C’è bisogno ci sia separazione fra le singole vicende giudiziarie e l’azione del governo”: lo ha ribadito il presidente del Consiglio Enrico Letta rispondendo a ‘Radio Anch’io’ ad una domanda sulla richiesta di Berlusconi di dichiarare la non retroattività della legge Severino. ”La risposta – ha detto – è contenuta nel voto di fiducia del 2 ottobre”. A Berlusconi, ha spiegato Letta, ”non è che devo rispondere oggi. La risposta è contenuta nel voto di fiducia del 2 ottobre”. ”Ho chiesto la fiducia – ha aggiunto – il parlamento me l’ha data con largo consenso. E il pilastro di quel discorso era: l’Italia ha bisogno di ripresa, di un governo e che ci sia separazione fra singole vicende giudiziarie e l’azione del governo. Punto. Quella separazione era il 2 ottobre ed era la base sulla quale il Parlamento, a larga maggioranza, ha dato fiducia al governo”.
Nitto Palma, su voto segreto sono pessimista – ”’Sulle decisioni che prenderà la giunta del Regolamento del Senato sul voto segreto o palese non nutro un grande ottimismo”. Lo ha detto Francesco Nitto Palma intervistato dalla Telefonata di Canale 5. ”E’ evidente – ha aggiunto il senatore del Pdl – che la giunta sta procedendo come se fosse un atleta dei cento metri. Nella giunta valgono le stesse regole della maggioranza politica che ci sono in Parlamento”. Il senatore ha accusato il presidente del Senato Pietro Grasso di ”aver favorito una forsennata accelerazione” dell’intera vicenda”.
‘Con sì a decadenza a rischio stabilità’ – I tempi ”saranno quelli determinati dalle maggioranza politiche: possono votare la decadenza in Aula, ma poi sia chiaro chi mina la stabilità. Se sarà un voto politico, nessuno si lamenti delle conseguenze”. Così in una intervista alla Stampa il presidente della commissione Giustizia del Senato Nitto Palma, secondo il quale dopo la ”novità” contenuta nelle motivazioni della sentenza della Corte di Appello di Milano bisogna ”reinvestire la Giunta di questa novità, perché la possa valutare come organo”. Per il senatore Pdl, infatti, ”nella sentenza è spiegato che l’incandidabilità è una sanzione lasciata all’autorità amministrativa, e si aggiunge subito dopo che è decisa dall’autorità amministrativa. Quindi viene definita una sanzione amministrativa. Il che è molto importante, visto che il dibattito sulla incandidabilità verteva anche su questo: noi dicevamo che è una sanzione, e quindi irretroattiva, mentre altri ne negavano la natura di sanzione”. Insomma, si tratta, rispetto a precedenti interventi, citati anche da Felice Casson per sostenere la tesi contraria, di una ”nuova interpretazione”.
Casini, Grasso si assuma le sue responsabilità – ”Il presidente del Senato Pietro Grasso si deve assumere la responsabilità di scegliere” sulla vicenda del voto palese o segreto sulla decadenza di Silvio Berlusconi”. Lo ha detto Pier Ferdinando Casini intervistato da Uno Mattina.
Schifani, si sospenda Aula e venga Grasso – “Si sospendano subito i lavori dell’Aula e venga immediatamente il presidente Grasso a sentire le nostre ragioni perché qui si sta avallando il fatto che a maggioranza si cambino i regolamenti”. Lo ha detto il capogruppo del Pdl al Senato, Renato Schifani, intervenendo nell’aula di Palazzo Madama.
Palma, Severino irretroattiva – ”La corte d’Appello di Milano ha detto che l’incandidabilità è una sanzione amministrativa, e pertanto non è retroattiva. Quindi da ragione a noi e non c’è motivo di andare avanti”. Francesco Nitto Palma spiega così perché la giunta per il Regolamento del Senato è stata sospesa.
Mediaset: giudici, applicare Severino spetta a Parlamento – L’autorità ”competente” ad ”irrogare” la ”sanzione” della decadenza e della incandidabilità sulla base della Legge Severino è ”l’autorità amministrativa”, ossia ”la Camera di appartenenza” del condannato. Lo scrivono i giudici della Corte d’Appello di Milano, i quali, respingendo un’eccezione di costituzionalità formulata dalla difesa di Silvio Berlusconi, chiariscono anche che l’interdizione dai pubblici uffici, sanzione ”penale”, è ben distinta dalla ”sanzione” della legge Severino. In base alla legge Severino il ”presupposto” per applicare la sanzione della decadenza e della incandidabilità è ”la condanna penale” definitiva. Lo spiega la Corte d’Appello di Milano in un passaggio delle motivazioni in cui chiarisce la distinzione tra l’interdizione dai pubblici uffici e la sanzione della legge Severino. In base a questa legge, scrive la Corte, ”la sopravvenienza della condanna penale per determinati reati” crea ”una sorta di status negativo del soggetto”.
Berlusconi, voto su mia decadenza macchia democrazia – “Il voto sulla mia decadenza sarebbe una macchia sulla democrazia italiana destinata a restare nei libri di storia: il leader di centrodestra escluso così, con una sentenza politica che è il contrario della realtà, perché non si riesce a batterlo nelle urne”. Lo afferma Silvio Berlusconi in un’intervista a Vespa contenuta nel suo prossimi libro.
“Segnalo che il Governo, se volesse, avrebbe un’autostrada per risolvere il problema: è tuttora aperta la “legge delega” sulla giustizia, e basterebbe approvare una norma interpretativa di una riga, che chiarisca la irretroattività, la non applicabilità al passato della Legge Severino. Letta dica si o no”. “Segnalo che il Governo, se volesse, avrebbe un’autostrada per risolvere il problema: è tuttora aperta la “legge delega” sulla giustizia, e basterebbe approvare una norma interpretativa di una riga, che chiarisca la irretroattività, la non applicabilità al passato della Legge Severino. Letta dica si o no”. Così Berlusconi a Bruno Vespa.
Grillo, voto segreto una vergogna – Il M5S si esprimerà per il voto palese sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Lo ha confermato Beppe Grillo. ”E’ una vergogna l’ipotesi che noi possiamo fare una cosa diversa”, ha detto arrivando a Montecitorio.
Renzi, meglio voto palese,temo atteggiamento M5s – “Io credo che non ci sia niente di male nel voto palese se questo significa chiedere ad un senatore di essere responsabile del suo voto, l’idea del voto palese è sacrosanta non ci vedo niente di male, mi dispiacerebbe ci fossero giochini alle spalle un po’ stravaganti. Temo qualcuno tra i 5 stelle voti contrariamente a quello che dice, non avrei dubbio sul fatto che sia meglio il voto paese nel rispetto delle regole”. Lo afferma Matteo Renzi, candidato alla segreteria del Pd al forum sul Messaggero.
Aula respinge proposta M5s su voto 5/11 – L’Aula del Senato respinge, per alzata di mano, la proposta di M5s di votare la decadenza di Silvio Berlusconi il 5 novembre. Votano contro la maggioranza e la Lega Nord, a favore M5s e Sel. Rimane quindi il calendario deciso dalla conferenza dei capigruppo che non accenna a data decadenza. (ANSA)