Con 198 sì, 128 no e 4 astenuti, la Camera ha approvato, con voto di fiducia, il decreto Milleproroghe, già passato al Senato.
“Con il via libera al Decreto Milleproroghe, interveniamo per colmare pericolosi vuoti che si sarebbero creati, prima di tutto nella sanità con la proroga delle norme che consentono alle aziende e agli enti del servizio sanitario nazionale di procedere al reclutamento di personale a tempo determinato. Si confermano misure importanti come quella dei mutui agevolati per le giovani coppie e la proroga al 30 giugno 2023 del Fondo d’indennizzo risparmiatori truffati. Per i balneari si attiva la proroga alle concessioni fino al 31 dicembre 2024 e, a certe condizioni, fino al 31 dicembre 2025 e rinnoviamo le misure contro il caro bollette”.
Così ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia, Carmen Letizia Giorgianni. Vediamo nel dettaglio le misure del provvedimento.
Le misure per le imprese del decreto Milleproroghe
Partendo dalle imprese, il decreto introduce la proroga delle concessioni balneari fino al 31 dicembre 2024, insieme alla costituzione di un tavolo in materia a Palazzo Chigi, oltre che il posticipo dei termini per la mappatura delle spiagge. Inoltre, per i Comuni alle prese con “difficoltà oggettive” per chiudere le nuove gare, la proroga può arrivare fino al 31 dicembre 2025.
Prorogata fino a fine anno anche la possibilità di dehors liberi per gli esercenti prevista nell’ambito delle misure per il contenimento del Covid. Più tempo, infine (fino al 31 marzo) per i Comuni per decidere di non applicare lo stralcio delle multe e dei tributi fino a mille euro.
Il Milleproroghe ha prorogato al primo gennaio 2024 il divieto di emettere fattura elettronica per le prestazioni sanitarie rese nei confronti delle persone fisiche.
Proroga al 31 dicembre 2023 il termine entro il quale le organizzazioni di volontariato (Odv), le associazioni di promozione sociale (Aps) e le Onlus iscritte nei rispettivi registri (e costituite prima del 3 agosto 2017) possono modificare i propri statuti con le modalità e le maggioranze previste per le deliberazioni dell’assemblea ordinaria al fine di adeguarli alle nuove disposizioni introdotte dal Codice del terzo settore.
Il Milleproroghe prevede che esclusivamente le organizzazioni non lucrative utilità sociale (Onlus) iscritte all’anagrafe delle Onlus alla data del 22 novembre 2021 continueranno fino al 31 dicembre 2023 ad essere destinatarie della quota del 5 per mille.
Prorogata al 1° settembre 2023 l’espletamento dell’ulteriore fase di assunzioni sui posti residui all’esito della seconda procedura per il personale ex LSU e Appalti storici.
Le misure per i cittadini
Passando alle misure per i cittadini, il Milleproroghe ha prorogato fino al 30 giugno 2023 e non più fino al 31 marzo 2023 la garanzia massima dell’80% prevista per i mutui destinati agli under 36, alle giovani coppie, alle famiglie monogenitoriali con figli minorenni e agli inquilini delle case popolari. Per accedere al beneficio occorre avere un Isee non superiore ai 40mila euro, ed è inoltre necessario richiedere un mutuo superiore all’80% del prezzo dell’immobile che si intende acquistare, compresi gli oneri accessori.
Novità anche per quanto riguarda lo smart working. Nel dettaglio i datori di lavoro, fino al 30 giugno 2023 (in precedenza 31 marzo 2023), favoriscono lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile da parte dei lavoratori dipendenti pubblici e privati affetti da gravi patologie croniche con scarso compenso clinico (lavoratori cosiddetti fragili), anche attraverso l’assegnazione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, a parità di retribuzione e salve le disposizioni dei relativi contratti collettivi nazionali più favorevoli.
Prorogato fino al 30 giugno 2023 il diritto allo smart working se compatibile con le caratteristiche della prestazione, per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che, sulla base delle valutazioni dei medici competenti, siano maggiormente esposti a rischio di contagio dal virus SARSCoV-2, in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da comorbilità che possano caratterizzare una situazione di maggiore rischio.
Prorogato fino al 30 giugno 2023 lo smart working anche in assenza degli accordi individuali per i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di anni 14, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore.