ROMA (WSI) – Cresce in Italia la pressione fiscale. Stando a quanto reso noto dall’Istat, nel terzo trimestre del 2014, il fisco ha esercitato una pressione pari al 40,9%, in crescita +0,7% su base annua. Considerando i primi nove mesi dell’anno, la pressione è stata del 40,7%, in calo -0,2% sempre su base annua.
Sempre l’Istat ha reso noto che nel terzo trimestre il rapporto deficit/pil (su tratta di dati grezzi) ha superato la soglia del 3%, crescendo al 3,5%, +0,2% su base annua. Nei primi nove mesi, il deficit è stato del 3,7%, in aumento +0,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel terzo trimestre 2014 il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil dello 0,8%, inferiore di 0,5 punti percentuali rispetto a quella del terzo trimestre del 2013. Positivo anche il saldo corrente è stato anch’esso positivo, con un’incidenza sul Pil dello 0,2% (0,1% nel terzo trimestre del 2013).
Le uscite complessive sono cresciute in termini tendenziali +0,8%; la loro incidenza rispetto al Pil è del 48,0% (47,4% nel corrispondente trimestre dell’anno precedente). Le uscite correnti sono aumentate dello 0,2% (+1,2% al netto della spesa per interessi), quelle in conto capitale +8%.
Nei primi tre trimestri del 2014, le uscite totali sono state pari al 48,7% del Pil, con una incidenza invariata su base annua.
Nel terzo trimestre le entrate totali sono aumentate, in termini tendenziali, +0,4%; la loro incidenza sul Pil (44,5%) è salita di 0,4 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2013.
Nei primi tre trimestri del 2014, le entrate totali sono diminuite, in termini tendenziali, dello 0,7% con un’incidenza sul Pil del 45,0% (45,3% nel corrispondente periodo del 2013). (Lna)