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Deja vu: Lega torna da Berlusconi

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ROMA (WSI) – dei consensi guadagnati alle ultime elezioni amministrative la Lega Nord è padrona del suo destino. Ma se vuole puntare a Palazzo Chigi, deve valutare di stringere alleanze con altre formazioni politiche.

È in questa cornice che si inquadra il vertice annunciatissimo di stasera tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi ad Arcore. Il leader del partito di destra anti europeista non vuole sciogliere la sua formazione, tuttavia, sottolineando che mescolare tutto in un grande calderone “non funziona”.

È presto parlare della leadership dell’eventuale coalizione, ma sicuramente è chiarao un po’ a tutti che per battere il premier Matteo Renzi e il primo partito d’Italia serve una collaborazione e un nome in grado di attirare i potenziali aelettori anti sistema, anti immigrati ma anche i sedicenti “moderati” di cento destra.

Come scrive Il Tempo “che sia necessario rimettere insieme i cocci del centrodestra è convinzione comune sia tra le mura di Forza Italia che tra quelle del Carroccio”. Si tratterebbe di una coalizione che sa di vecchio e sulla carta economicamente protezionista, ma a giudicare dagli ultimi numeri in grado di arrivare al 30%.

Stando ai sondaggi la Lega Nord è al momento il terzo partito d’Italia dietro a MoVimento 5 Stelle (sopra il 20%) e il già citato Partito Democratico (al 35%). Ci sono tanti voti che rimangono ancora da assegnare, tuttavia, visto il tasso di astensione di oltre il 40%.

In un’intervista al Giornale l’ex Cavaliere e ex premier ha annunciato la volontà di creare un “contenitore di centro destra con Lega e altri” per sfidare alle prossime elezioni Renzi, giudicato “uno statalista illiberale. Chi vota col governo è fuori dal partito”.

(DaC)