ROMA (WSI) – I reati maggiormente gravi saranno punti aspramente, mentre quelli piu’ lievi godranno di uno sconto della pena.
Saranno le conseguenze dell’attuazione della revisione delle sanzioni tributarie, sia penali che amministrative, resa possibile dall’approvazione in via definitiva da parte del governo del decreto legislativo attuativo della delega fiscale, conferita dall’articolo 8 della legge n. 23 del 2014.
In attesa che il testo di legge venga pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, dalle indiscrezioni sembrerebbe che nel testo definitivo licenziato dall’Esecutivo vi sia la tanto discussa disciplina sulle violazioni relative al meccanismo dell’inversione contabile dell’Iva (reverse charge) che si caratterizzano per una maggiore proporzionalità.
Il trattamento sanzionatorio amministrativo, dal punto di vista pecuniario, appare attenuato, mentre in ambito penale vengono inasprite le condotte più gravi quali la compensazione di crediti inesistenti per ammontare superiore a 50.000 euro nell’anno e la distruzione di documenti e scritture contabili. Linea morbida invece sugli illeciti non fraudolenti.
(Aca)