Economia

Democrazia occidentale è una specie in via di estinzione

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NEW YORK (WSI) – La democrazia occidentale come la conosciamo è una specie in pericolo, in via di estinzione.

Sono parole forti, in cui è fermamente convinto Paul Craig Roberts, presidente dell’Istituto di Economia Politica (IPE).

Sul suo blog l’illustre professore accademico cita i casi di Regno Unito, Francia e Egitto, denunciando il fatto che “un gruppetto di proconsoli (i governatori in un paese colonizzato, NdR) hanno sostituito la democrazia”.

“Ogni democrazia occidentale è finita. I valori che definivano la civilizzazione occidentale e la rendevano grande sono stati cancellati dal potere, dall’arroganza e dall’avidità.

Roberts non è cosi naif dal credere che le civilizzazioni occidentali siano sempre state pure e che l’America del Dopoguerra fosse un esempio di democrazia perfetta. Ma almeno i governi che commettavano crimini prima, evitavano in diverse occasioni che si consumassero altri crimini. Basti pensare all’ultimatum del presidente Eisenhower lanciato agli alleati israeliani, francesi e britannici perché abbandonassero le loro mire espansionistiche nel canale di Suez in Egitto.

Oggi invece Washington installa dittature a piacimento in tutto il mondo, regimi che vanno contro i valori di libertà da sempre difesi dal mondo occidentale. In nome della “guerra al terrorismo” i governi degli Stati Uniti forzano la mano dei loro alleati, costringendoli a commettere crimini contro l’umanità. La Francia ha avviato operazioni clandestine condotte dai suoi servizi di intelligence per uccidere individui che fanno parte di una ‘lista nera’.

“Il programma di omicidio di stato – si legge nel rapporto di Kumaran Ira pubblicato sul sito World Socialist Web – viola i diritti costituzionali di base di un paese in cui la pena di morte è illegale. È un segno evidente della decadenza della democrazia borghese francese”. Il sito è edito dal Comitato Internazionale della Quarta Internazionale (ICFI), gruppo mondiale che raggruppa i partiti per l’equità socialista attivi nei paesi anglofoni e in Germania.

Le regole del gioco sono cambiate e “proprio come l’Impero Romano è terminato con la distruzione della sua gente, l’Impero Americano è destinato a distruggere la propria popolazione”, scrive Roberts. “A giudicare dai resoconti storici, i romani erano anche cittadini superiori a quelli americani. Ciononostante, Roma ha fallito”.

“Gli americani faranno la stessa fine. È il prezzo da pagare per la loro complicità, per la loro noncuranza e per il loro appagamento”.

Fonte: Paul Craig Roberts
(DaC)