Deutsche Bank ha smentito le indiscrezioni pubblicate da Bloomberg su una possibile fusione con Commerzbank a partire da metà 2019 “se tutto il resto dovesse fallire”. Ovvero, se il piano di ristrutturazione del ceo di Deutsche Bank, Christian Sewing non dovesse produrre i risultati sperati.
La fusione, sempre secondo la fonte citata dall’agenzia americana, avverrebbe con il supporto del governo tedesco (peraltro fra gli azionisti di Commerzbank). L’ipotesi ha spaventato i mercati che stanno punendo i titoli azionari dei due istituti, rispettivamente in calo del -4,19%e del -6,51%.
Una fonte di Deutsche Bank raggiunta da Reuters ha fatto sapere che la banca tedesca è concentrata sul raggiungimento di una redditività sostenibile. E che quindi l’idea di una fusione con Commerzbank è “totalmente falsa“.
Secondo quanto scritto da Bloomberg, fonti del governo tedesco vedrebbero nella fusione dei due grossi istituti nazionali l’unica soluzione possibile.
Specie se le performance di Deutsche Bank non miglioreranno nel primo trimestre. Che le autorità sponsorizzino l’operazione di matrimonio non è una novità. La notizia sta nel fatto che le voci sostengono che “potrebbe essere l’unica opzione”.
Nessuno nel board vuole una fusione con Commerzbank
Di recente Sewing però ha ribadito che Deutsche Bank penserà a fare i suoi “compiti a casa”. Nessuna fonte del board ha mai confidato la volontà di una fusione con Commerzbank.
Nelle scorse settimane era stato chiarito in diverse indiscrezioni di stampa il fatto che fosse proprio il governo di Berlino a spingere maggiormente per la creazione di un “campione nazionale” nato dalla fusione di Commerzbank e Deutsche Bank.
La Bce, al contrario, avrebbe espresso una preferenza per un’integrazione transfrontaliera, cioè fra DB e un’altra banca europea.