FRANCOFORTE (WSI) – Deutsche Bank sta valutando l’ipotesi di abbandonare l’Italia o per lo meno rivedere la propria attività commerciale nel paese.
L’ipotesi più probabile è che tale ristrutturazione passi attraverso la vendita di filiali e il taglio dei dipendenti. Lo hanno riferito a Reuters ben cinque fonti vicine alla vicenda.
La parola dell’agenzia di stampa, solitamente estramamente affidabile, si scontra però con quella della banca, che in un comunicato ufficiale ha smentito le “speculazioni stampa”, precisando che “l’Italia rimane un mercato chiave per Deutsche Bank e qualsiasi rumor di un presunto ritiro è totalmente infondato”.
Il nuovo co-Ceo John Cryan è sotto pressione per rilanciare la banca simbolo della Germania riducendo i costi e aumentando la redditività, secondo Retuers, nonché “per risollevare la valutazione dell’istituto di credito, scivolata ampiamente sotto quella di concorrenti come Credit Suisse e UBS”.
L’Italia è il secondo mercato retail per Deutsche Bank dopo la Germania, con 4.000 dipendenti e circa 300 filiali. La revisione potrebbe portare a un’ampia riduzione delle attività e aprire la strada anche a una “eventuale futura uscita dal paese”, secondo tre fonti.
“Non è stata presa una decisione definitiva su cosa vendere, e come, in Italia. Ma la presenza di Deutsche Bank nel paese (dove si trova dal 1977) non è più vista come strategica”, dice una delle fonti. L’Italia rappresenta il secondo mercato europeo per il gruppo bancario tedeco.
Cryan delineerà i nuovi piani la mattina di giovedì 29 ottobre a Francoforte. Alle 17 si terrà poi a Londra l’incontro con gli investitori e gli analisti.
Fonte: Reuters
(DaC)